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mercoledì 28 dicembre 2011

Regali a rendere

Ieri sera ho chiacchierato con una conoscente che lavora in un grosso Ipermercato. Ovviamente era il giorno fatidico per i resi ed i cambi dei regali di Natale (doppioni, taglie sbagliate, giocattoli non funzionanti e così via). Quello che ha fatto sorridere entrambe - ma solo all'inizio, poi è diventato un riso amaro - è che quasi la metà delle lamentele riguardava oggetti elettrici/elettronici per i quali o non erano state inserite le batterie, o erano state inserite a rovescio. Mi immagino il brain storming di decine di parenti attorno all'albero o al pargolo ululante, mentre cercano di capire cosa c'è che non va e finalmente decretano: "mi hanno fregato (oppure ci hanno fregato, o la variante accusatoria ti hanno fregato), domani vado a far casino". La cosa che rende il riso più amaro poi è che quando si rendono conto della verità non parte quasi mai una risata sdrammatizzante, oppure un sorriso autoironico (per carità, chi non si è mai sentito deficiente per almeno 5 minuti?), anzi. Le reazioni principali sono:
1) Raccatto il pacchetto e me ne vado a muso duro
2) Do la colpa alle istruzioni non chiare
3) (Questa è fantastica) Mi arrabbio ancora di più perchè le batterie sono "pericolose"
In effetti anche a me piacerebbe, per Euro 19,90, avere un trenino vivo, o un orsetto vivo, o una sveglia viva... O forse no, mi spaventerebbe a morte. Comunque, cari produttori di oggetti elettrici, attrezzatevi.

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