(Non guardate la copertina del disco, Celentano come persona non è neanche che mi piaccia tutto questo granchè, nè lui nè le cose di cui tende a straparlare. Ma non si può mettere solo musica qui dentro, se scarico da Youtube la musica l'immagine viene fuori per forza. E qui c'è Mogol che ha come sempre una forza impressionante, c'è Bella che ha composto un'intera partitura tutta giocata su toni diminuiti e mi fa venire la pelle d'oca, oltre alle lacrime; io adoro il suono degli accordi in settima. E la voce di Celentano quando canta e basta, quella sì, a modo suo unica, a raccontare come, alla fine, si rinasca, sempre. Io pure.)
Oggi è il mio compleanno, ma tanto ho smesso di contarli da quando è arrivato davanti il quattro. Mi vedo allo specchio, e guardo oltre: ho imparato, sorridendo.
Tra un paio di mesi compirà un anno questo blog, e dovrò decidere cosa fare, se continuare a tenerlo aperto, continuare a postare raccontandomi al mio piccolo mondo, oppure no. Quando è iniziato tutto in realtà avevo due obiettivi: uno erano i famosi Primi Quaranta Giorni, che avevo pubblicamente condiviso. Dovevo/volevo postare ogni giorno qualcosa, per quaranta giorni consecutivi, possibilmente qualcosa di decente e MIO da leggere, senza troppe citazioni o foto o video (anche perchè all'epoca non avevo la più pallida idea di come fare a postare foto o video!), e senza farlo sapere a nessuno: solo se qualcuno avesse bussato alla mia porta, trovandomi per puro caso entro quaranta giorni, avrei continuato. E' successo, e difatti siamo ancora tutti qui. Ma sotto sotto avevo un altro obiettivo, un pelino più ambizioso: arrivare alla prima candelina. Mettermi davvero alla prova per un anno, un intero anno, perchè un anno può passare in un lampo o non passare mai, a seconda dell'occhio che lo guarda.
Esattamente un anno fa (meno un paio di giorni) ho stipulato Polizze che torno ad incassare ora, e con i Clienti sorridiamo nel commentare il battito di ciglia, perchè il tempo vola: i pessimisti mi parlano del piede ancora affossato nel pantano della crisi, gli ottimisti di quello che ne è fuori. Ogni volta ci sembra ieri. Era - effettivamente - solo IERI.
Esattamente un anno fa (meno un paio di giorni) la Persona-Che-Ho-Dimenticato mi aveva portato a mangiare filetto e patate al forno - l'ultima cena prima dell'Ultima Cena - ma sembra siano già passati secoli, per tutta la girandola di eventi ed emozioni che ha preso a vorticarmi intorno negli ultimi dieci mesi. Ogni tanto la parte razionale di me mi tira per la manica e mi costringe a fermarmi a pensare se sia davvero tutto accaduto, visto che è in edicola Arte con la pubblicità del catalogo di Scuffi, che ti butta lì come niente fosse il mio nome e cognome. Ho fatto un salto sulla sedia, vedendola: proprio io, non la mia già nota omonima studiosa di Brecht e di letteratura tedesca. Dieci miseri mesi, che sono sempre un po’ di più dei sette mesi di durata standard di un’infatuazione, secondo il tempario di Vista Lunga (Vista Lunga è una mia carissima ed argutissima amica, che, oltre a farmi da proto on-line quando il mio proto ufficiale dorme o è in ferie, mi tiene utilmente con i piedi per terra quando io parto per la tangente, cosa che succede spesso dal momento che sono una che tende ad infiammarsi, e purtroppo tra infiammarsi e scottarsi la differenza è un filo che può tagliare, lo stesso filo che separa i sogni dalle illusioni).
Forse un giorno finirò anche per ringraziarla, la Persona-Che-Ho-Dimenticato, per essere sparita così di colpo ed in modo tanto meschino, visto che i vuoti sono fatti per essere riempiti. Se sparisce una cosa grande vuol dire che lascia tanto posto, per tanta altra grandezza che faccia meno male.
Comunque, vedremo. Nel frattempo, visto che ormai il mio nome è noto, ed il mio cognome (per chi legge Arte e ama Scuffi) pure, e dove vivo, per chi lavoro, insomma sono caduti un sacco di muri che dovevano coprire una sorta di privacy che tendo a difendere quasi con cattiveria, oggi farò un altro strappo alla regola, perchè c'è qualcuno che si lamenta del fatto di non sapere che faccia ho. Posterò quindi una mia foto; ma visto che farmi vedere/notare è cosa che non amo, nel modo più assoluto, metterò una foto di me di qualche anno fa, giusto per essere riconoscibile ma non troppo. Questa sono proprio io, seduta su una seggiola rossa alta una trentina di centimetri che esiste ancora, da qualche parte, a casa dei miei genitori. Ho ancora quel modo di guardare un po' incantato, ho ancora i capelli più o meno con i boccoli (anche se la piastra mi aiuta a nasconderli sotto un liscio-liscio che fa tanto signora elegante), ho ancora sempre fame in una mano e bisogno di affetto vero nell'altra. Basta solo aggiungermi sopra un numero imprecisato di anni che comincia per quattro.
Cara Paola
RispondiEliminatanti auguri! Mi fa sorridere che sei anche tu Bilancia, io gli anni gli ho fatti l'altro ieri...
Comunque destino ha voluto che venerdì sera, di ritorno da una trasferta lavorativa durata tutta la settimana, mi trovo nella cassetta della posta un avviso di una raccomandata da ritirare. Penso...porca miseria saranno quei tutor malefici nell'A4, vuoi vedere che mi è arrivata una multa??? E stanco morto me ne vado a letto, pensando alla bella sorpresa che mi sarebbe aspettata l'indomani alle Poste. ù
Il giorno dopo, al mio turno, vedo una busta gialla...cavolo, o è una multa bella pesante o qua vuol dire che...noooooo, dai, non vorrai dire che... mi è venuto il sorriso alle labbra. l'impiegata delle poste avrà pensato: cosa avrà da sorridere questo scemo? sapessi, cara mia, avrei voluto dirle... pensavo a quel giorno in cui ho scoperto il post, all'acquisto del mio primo scuffi, alla mostra di fiesole...
vedo il nome del mittente e risorrido, tra l'altro l'avevo già scovato tempo fa sulla base dei tuoi indizi nel blog...
la sorpresa è che se non bastasse il catalogo vedo tre cd. ma quelli li ho visti solo oggi. ieri la prima cosa che ho fatto è vedere la dedica di marcello, "a michele...". sono rimasto emozionato.
ma l'altra cosa che volevo vedere è il tuo scritto, e qui altra dedica. molto piacevole, ma del resto leggendo il tuo blog da mesi era come chiudere gli occhi ed immaginarsi di vederlo scritto in questa pagina.
molto belli i quadri nel catalogo. non ti dico che mi stai provocando, ma ci manca poco...
oggi con più calma vedo i tre cd. ho visto uno spezzone dell'ultima trasmissione. quando avrò tempo mi guarderò la parte iniziale, giusto per approfondire l'introduzione del prof faccenda.
insomma, in conclusione io ti ringrazio veramente di cuore.un pensiero bellissimo, sei veramente speciale, ti sei veramente disturbata troppo per me. sappi che sei in credito, prima o poi troverò il modo di sdebitarmi.
buon compleanno ancora
ciao e buona domenica
Michele
Che dire, sono commossa... Devo ricredermi sugli oroscopi e su tutta quelle menate astrologiche, visto che più Bilance incontro più ho la riprova di quanto siamo realmente sensibili e portati per l'arte ed il bello, come sosterrebbero gli esperti...
EliminaAuguroni anche a te, e grazie delle tue parole!
E' stato un anno di crescita per te... Auguri alla bimba, prima ancora che alla donna.
RispondiEliminaGrazie!
EliminaDiventa tutto più facile se si pensa che, in realtà, si "cresce" fino alla fine... Pensare di aver finito è come iniziare a scomparire.