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sabato 30 marzo 2013

Informazione di servizio (un post provvisorio)

Esperimento di Pasqua: il post provvisorio.
Dalle mie usuali e maniacali verifiche delle Statistiche di Trecose (gli accessi, i post più letti, e , soprattutto, le "Parole chiave per la ricerca") vedo che nell'ultima settimana c'è un certo interesse attorno ad Armando Cheri, sul quale avevo postato un "Omaggio a" lo scorso Novembre, e posso anche immaginare perchè.
Armando Cheri si accinge ad inaugurare una esposizione personale al Chiostro del Bramante in Roma, che in sè è una gran bella cosa, peraltro ormai notizia ufficialissima: peccato che di questa informazione non vi sia traccia alcuna in tutta la rete, e di conseguenza quei poveri disgraziati che digitano su Google "Armando Cheri Roma" o "Armando Cheri Mostra Roma" prima o poi cascano nel mio Novembre, e lì si arenano.
E' buffo il fatto che non ci sia scritto niente - ad oggi - nemmeno all'interno del sito di Armando stesso, cosa che mi consente di aprire una piccola, velenosa parentesi sull'utilità dell'avere un Sito Internet personale non aggiornato, pari più o meno al perdersi nel deserto con in dotazione solo una canna da pesca.
Nell'Era della Comunicazione in Tempo Reale credo sia fondamentale avere notizie freschissime, soprattutto per chi vive della presenza di un pubblico, o tanto vale non averle (infatti io sto dalla parte di quelli che preferiscono resistere ai richiami delle sirene che vogliono gestire la loro immagine on-line, e continuano ad avere - al di fuori del web - un'immagine pulita, ammirata e molto ricercata, con ogni probabilità esattamente per questo motivo). Chi sceglie di volere un'immagine on-line deve curarla con costanza, limarla, farla splendere, e a onor del vero devo dire che ci sono parecchi artisti con fior fiori di siti bellissimi, come tante aiuole pluripremiate; non tutti, però. Il motivo per cui non ho mai voluto indicare, tra i miei Siti per gli Amici, il sito più o meno ufficiale del mio amatissimo Marcello Scuffi, sta proprio nel fatto che fa schifo, e non c'è altro da dire: le sezioni Mostre, Monografie e Critica, che sono tutto ciò che serve per differenziare un pittore con una storia, e una storia importante, dal giovane emergente nato ieri (visto che la Biografia e le Opere ce le hanno entrambi), sono a dir poco pietose. Non c'è accenno alle parole spese per lui dalla Somma Acidini, tanto per dire un nome a caso. Tra le Mostre passate, risalto zero alle ultime, quelle dei luoghi più prestigiosi e istituzionali (evidentemente è più importante il sottoscala di casa mia), e nessun accenno alle future. Preferisco immaginare Marcello senza un sito, preferisco saperlo noto solo grazie ai nomi degli studiosi che si occupano di lui, ed al passaparola di chi lo apprezza: il suo essere schivo, umile ed incredibilmente bravo a dipingere poesia bastano. E lo completano. Chiusa parentesi.
Torniamo a noi, e intendo con "noi" tutti coloro che cercano notizie su una Mostra che si deve svolgere a brevissimo perchè hanno bisogno di qualche giorno di tempo per organizzarsi, per prenotare il treno piuttosto che l'albergo, per chiedere le ferie al titolare piuttosto che per accertarsi, nel caso del titolare, che sia tutto a posto, che non ti arrivi un'Ispezione amministrativa proprio quel giorno, che i dipendenti non si ammalino improvvisamente, ed altre amenità simili.
A tutti questi "noi" segnalo che Armando Cheri inaugura la sua esposizione al Chiostro del Bramante in Roma mercoledì 10 Aprile 2013 alle ore 18.00. E ovviamente appena la notizia apparirà ufficialmente da qualche parte (nel sito del Chiostro, o nel sito di Armando, o in qualche sito specializzato), o al più tardi la mattina del giorno 10, io cancellerò questo piccolo post "sperimentale" che a quel punto non avrà più ragion d'essere. Ma fino a quel momento questa vocina impertinente che d'arte non capisce un tubo (un tubo molto piccolo, però) spiegherà, a chi potesse farci un salto, perchè sarebbe carino andare al Chiostro del Bramante quel mercoledì sera: intanto, naturalmente, per Cheri.
Dopo tanta pittura magari uno scultore può suscitare un interesse "diverso", visto che al Bramante l'ultimo era stato Giulio Galgani, un anno fa, e poi a dirla tutta Cheri non è solo "scultore", non è solo "artista". A me piace di più definirlo un virtuoso INTERPRETE della natura: lui "vede", "legge" all'interno della materia offerta dalla natura (intesa come albero, intesa come pietra, intesa come storia) una forma, un suono, un richiamo, e lo interpreta affinchè anche noi che non possediamo il suo dono possiamo goderne. Non puoi perderti Cheri se ami il legno, se ami il suo profumo, le sue venature, i suoi nodi. Io sono da sempre affascinata dalla "materia-legno", materia viva, parlante, vibrante; sono affascinata dal legno e dalle mani che lo sanno modellare. Recentemente io e mio marito siamo stati ospiti nel suo laboratorio, e come sempre sono quei momenti speciali da custodire gelosamente tra i ricordi: seguire i suoi percorsi, sentire il canto delle sculture sugli scaffali, farsi raccontare la magia del ginepro, legno che mantiene per l'eternità (anche se tagliato, modellato, verniciato) la capacità di sprigionare profumo, se sfregato dolcemente...
Io ho assistito a quello sfregamento, ho annusato l'odore che sapeva di bacche e d'incenso, e l'ho immaginato come un bambino che, al solletico, ride a cascatella (giusto perchè mi sto esercitando a trasporre ogni situazione in immagini differenti ed ugualmente evocative: aiuta, quando hai deciso che il tuo mondo, la tua realtà, sono "oltre"). Eravamo anche molto tentati da un paio di pezzi, ma poi la Deltina, come noto, ci ha piantato il muso perchè voleva in regalo una frizione nuova, pena un disastro completo nel motore, e quindi ora come ora l'equivalente in Euro di quei due pezzi se ne sta celato in un involucro metallico, anzichè in bella mostra assieme ai miei Scuffi. Pezzi, peraltro, che so essere nel Catalogo della Mostra, e per questo già da ora piango e rido insieme: piango, perchè li avrà qualcuno che non sarò io (e lo scippo, quand'anche virtuale, è sempre una sensazione spiacevole), e sorrido, perchè sarò legata per sempre a questo qualcuno, chiunque sia, magari all'estero, magari in luoghi per me impensati, solamente per il fatto di aver condiviso la stessa emozione, di aver "avvertito" le stesse sensazioni, lo stesso batticuore. Per un attimo, e per sempre. 
Infine, da non sottovalutare, la Mostra è curata dal carissimo Giovanni Faccenda, e posso anche permettermi tutti i sorrisetti di compatimento che già immagino, vista la provvisorietà di questo post. Sissignore, posso permettermi di essere di parte, di fare la "voce a servizio di", di gongolare per i successi di un amico che sta raccogliendo importanti frutti da un percorso di coerenza e umiltà, e porta - tra l'altro, pare - parecchia fortuna agli artisti di cui si occupa. Ci ha culo, insomma, altra cosa che posso scrivere per quanto non sia da netiquette, tanto tra pochi giorni questo post avrà fatto il suo dovere e come un bravo scolaretto prenderà su la cartella e andrà a casa. Attendiamoci quindi presto, a naso, cose interessanti per Cheri, ed una puntatina alla sua prima Mostra in un luogo così prestigioso male non fa. Potremo dire di aver visto la posa della prima pietra, ed è sempre bello vederla in diretta, quando puoi stringere la mano all'artista, puoi leggere l'emozione nei suoi occhi con la certezza che sia ancora tutta genuina, puoi ascoltare una presentazione fatta come si deve, da uno studioso che parla in modo comprensibile per tutti e con il cuore in mano, perchè ha come missione la diffusione della bellezza e dell'armonia, e non l'autocelebrazione.
Io ci sarò di sicuro, ho già prenotato il Frecciargento (sempre quello), il Bed & Breakfast (sempre quello), ed il pieno di emozioni quando il Bramante chiama. Sarò tra amici, oltre che in mezzo ad arte e legno, quindi sarò felice. E, visto il periodo nerissimo che sto passando al lavoro, se per caso, giusto per caso (visto che sarà la prima volta che mi allontano per due giorni dall'ufficio dopo la Mostra di Scuffi a Fiesole, ed era Settembre!), a qualcuno va a fuoco il capannone, chiamate i pompieri, non me. Io il cellulare lo spengo.

Nota aggiunta la mattina del giorno 10: va bene, avevo detto che l'avrei cancellato, e invece è ancora qui, nonostante nel Sito del Chiostro ormai le notizie siano apparse, e chi doveva organizzarsi ormai si è organizzato. Maccheccavolo, il blog è mio, e tutto sommato non mi dispiace l'idea di rileggermelo ogni tanto, per lo meno fino a quando non scriverò qualcosa di più completo su Armando Cheri. Quindi qua resta, e datemi pure della lecchina (chi ha orecchi da intendere...), da certe voci lo prendo addirittura come un complimento. 

2 commenti:

  1. Si, bellissima mostra! Davvero emozionante e..devo dire che in mezzo a quelle sculture così piene di vita (tanta da poterla respirare!), che sembravano danzare ipnotiche come fuoco in un camino, i tuoi occhi belli e attenti..erano davvero in armonia! :))
    ...se n'è accorta anche la telecamera... :P
    Un abbraccio, T.

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    Risposte
    1. Ciao T., è bello vedere che l'albatros ritorna, tra un immenso volo e l'altro, chissà dove negli spazi più aperti.
      Bella mostra davvero, e soprattutto bel clima da respirare, senza pose o finzioni. Armonia profonda, in effetti, in tutti i sensi...

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