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giovedì 8 agosto 2013

Inconsapevoli, maleducati, e legalizzati

Nervi, sempre nervi, fortissimamente nervi.
Come vorrei che i nostri legislatori, non dico tutti, ma per lo meno quelli che hanno varato la Norma Idiota che ha eliminato il tacito rinnovo delle Polizze RC Auto, avessero ascoltato la telefonata che ho fatto questa mattina!!!
Succede che, come noto, sto perdendo molte, moltissime Polizze RC Auto di Clienti che passano al mio ex-collaboratore ora rappresentante della concorrenza. Visto che la recente Legge ha sdoganato pubblicamente la Maleducazione, la disdetta non serve più (intesa anche come fax, o mail, o semplice telefonata, giusto per un ciao-è-stato-bello). Ma io, che sono scema al limite del masochismo, non prendo i contratti e li annullo e basta, tanto per levarmi di torno inutili rotture di scatole, quando una Polizza è giunta al termine dei previsti quindici giorni di mora. Macchè. Io conosco i miei polli, intesi come: Pollo n. 01 l’ex-collaboratore sfacciatamente empatico e gioviale (da vero venditore) ma un po’ cialtrone, per il quale il “più o meno” a volte è una realtà scientifica, e Pollo n. 02 il suo Cliente-tipo, cioè colui che non si preoccupa minimamente di niente (garanzie, scadenze, capitali assicurati) perché l’unica cosa che conta è Spendere Meno.
Quindi io annullo i contratti solo DOPO aver appurato che queste persone si siano EFFETTIVAMENTE assicurate altrove (leggasi: da lui), non mi basta che me lo dicano a voce quando rifiutano la mia ennesima offerta scontata, lo voglio proprio vedere scritto nel Database dell’ANIA. Per chi non lo sapesse, noi assicuratori possiamo accedere con un clic al Database dell’ANIA, dove troviamo digitando una targa tutta una serie di informazioni simpatiche e utili, tra le quali principalmente se c’è e con chi è la copertura assicurativa (ma poi ci sono anche altre cose tipo i sinistri avvenuti – così chi tenta di vendermi una macchina incidentata senza dirmelo viene subito beccato – o il codice fiscale del proprietario dell’auto – cosa utilissima se sei a caccia di un fidanzato, per lo meno fai una scrematura in base all’età oltre che al modello di Porsche).
Oggi vedo che c’è uno scooter ormai fuori copertura da qualche giorno (quindi OLTRE ai normali quindici), e conosco anche il Cliente: è un signore un po’ supponente ma non stupido, che nella fattispecie mi ha già detto addio con l’autovettura e con la Polizza Infortuni della Famiglia (regolarmente disdettata con Raccomandata-in-serie, di quelle che ormai conosciamo bene perché sono tutte uguali, precompilate e spedite dall’ex), quindi è evidente che anche questo scooter è destinato ad andare da lui. Però non risulta ancora assicurato, e io mi preoccupo, anche perché so che è lo scooter che usa il figlio, e mi dispiace perché è molto meno supponente del padre. Faccio un po’ di brainstorming con la Bionda (“Che dici? Me ne frego?”) e lei giustamente mi ricorda che io sono una signora nel profondo, una signora scema e masochista, ma pur sempre una signora, e forse sarebbe carino avvisarlo, o quanto meno appurare. Quindi lo chiamo, e gli dico “Guardi caro Signor L. che ha lo scooter fuori copertura da cinque giorni! Stavo per annullarlo e vedo che non l’ha ancora assicurato di là: come mai? Per caso è fermo? Spero di sì, perché se invece suo figlio lo sta usando sono c/zi”. Più o meno, insomma, senza le parolacce. E quello mi fa (supponente): “NON CREDO PROPRIO”. La classica risposta che ti fa partire l’embolo. Guarda, non te lo sto chiedendo, te lo sto DICENDO. Perché io sono L’Assicuratore Che Sa, e tu al contrario sei Il Bifolco Ignorante, che non solo non tiene sott’occhio le proprie scadenze (e quindi secondo i nostri Legislatori non sa fare “scelte contrattualmente consapevoli”), ma nemmeno mi ascolti! L’ho ripetuto in più modi, invertendo l’ordine delle parole, aggiungendo e togliendo avverbi, calcando la voce ora qua ora là. Alla fine deve aver capito e, ammutolito, mi dice: “La chiamo tra cinque minuti”. Ed in effetti dopo cinque minuti mi chiama e mi dice: “Adesso è assicurato (Pausa)  Da cinque minuti  (Pausa)  Quindi lo annulli pure”. Immagino cosa può essere successo: il fetente ex, che ha il suo (anzi, dovrei dire MIO) bell’archivio di fotocopie di Polizze ordinate per data di scadenza, così è tanto facile mandare le disdette in serie, non ha considerato che nel frattempo il Signor L. aveva sospeso la Polizza dello scooter in inverno, e quindi quando l’ha ripresa per la primavera la scadenza contrattuale si è spostata in avanti. Funziona così, infatti, lo sa anche un neo-assunto. Ovviamente si è verificata l’annosa coincidenza che ha visto da un lato il fetente cialtrone non trovarsi in mano la fotocopia della Polizza, perché stava sotto un altro mese, e dall’altro un Cliente che, in uno stato di cose così delicato, prende la busta con l’attestato di rischio e la butta via. Io tuttavia dovrei fregarmene, e godere di questi intoppi, che a me mai capiteranno perché ho un modo di lavorare collaudato e preciso, ma non riesco. Scema e masochista.
Bene, giusto per capire da dove derivano i miei nervi: non tanto perché il Supponente Bifolco, alla fine, ha fatto una telefonata all’ex e si è assicurato in tutta fretta da lui (tanto me l’aspettavo), e neanche perché non mi ha detto nemmeno GRAZIE (che sarebbe stato carino, ma ho già detto che la Legge ha sdoganato la Maleducazione, quindi mi aspettavo anche questo). Quanto perché ha aggiunto che era COLPA MIA, perché se gli avessi mandato l’avviso di scadenza (cioè una seconda busta dopo l’attestato di rischio, che con ogni probabilità sarebbe stata cestinata esattamente come la prima) lui si sarebbe ricordato di andare ad assicurarsi da un’altra parte!!! Da notare che inviare l’avviso di scadenza non è mai stato obbligatorio per contratto, neanche prima; era da sempre una ovvia cortesia che l’assicuratore sano di mente aveva nei confronti del proprio Cliente. Adesso che è stato eliminato il tacito rinnovo, e conseguentemente anche l’obbligo di dare disdetta, andrebbe da sé che – in teoria – potrei fare a meno di mandarti l’avviso (se tu non mi avvisi delle tue intenzioni perché io devo sentirmi obbligata?). E’ chiaro che l’assicuratore sano di mente continua a mandare gli avvisi di scadenza nonostante la Norma Idiota, ma è altrettanto chiaro che non ha senso inviarli a chi SAI GIA’ che cambierà Compagnia; quanto meno risparmi il francobollo.
Già sappiamo che, per questioni economiche (e per marciarci sopra, alle questioni economiche) ci sono in Italia MIGLIAIA di veicoli che circolano liberamente senza copertura assicurativa RCA, ed è un problema enorme finora troppo sottovalutato; sarei curiosa di vedere, a fine anno (cioè quando la Norma Idiota spegnerà la prima candelina) di quanto sarà salito questo numero. Stranieri. Anziani. Semplici smemorati. Disordinati. Gente che non usa il computer. Persone che hanno cambiato casa nel frattempo, o che semplicemente hanno perso l’attestato di rischio. O l’hanno buttato via, per sbaglio o perché non hanno ancora capito bene a cosa serve. 
Vorrei prendere chi ha scritto la Famosa Norma, farlo accomodare qui di fronte a me, in una delle due comodissime poltrone di pelle nera, offrirgli uno dei nostri specialissimi caffè fatti con la macchinetta Dolce Gusto così viene bene anche la cremina, e chiedergli, chiedergli, chiedergli fino allo sfinimento COSA INTENDEVA CON “SCELTE CONTRATTUALMENTE CONSAPEVOLI”. Ma si sa, noi assicuratori siamo fini sociologi, mentre chi fa le Leggi non ha mai messo il naso fuori dalla porta.  

2 commenti:

  1. ciao Paola
    credo che quello che scrivi sia un altro esempio della guerra tra "poveri" che le lenzuolate di liberalizzazioni hanno provocato. per carità non rinnego la mia scuola di pensiero, per cui la concorrenza, se fatta bene, aiuta i più deboli (ricordo un bell'articolo di giavazzi alesina sul corriere anni fa:la concorrenza è di sinistra perchè aiuta i ceti più deboli. ovviamente la sinistra ha demonizzato, ferma nei vecchi schemi mentali).
    ma così come le hanno fatte, non volendo toccare i veri centri di privilegi, scatenano solo una guerra tra "poveri". ù
    quanto guadagni da una polizza lo hai già scritto tempo fa in un post: direi che se non fai volume con le polizze è dura coprire i costi fissi. però leggi i risultati delle compagnie di assicurazioni: a inizio mese ho letto che ad esempio le generali hanno registrato un utile di 1 miliardi di euro in un semestre. per carità, non sono certo contrario al profitto, anzi. ma se penso al mio caso personale un pò mi incazzo pensando a come si generano questi utili mostruosi. ero assicurato da una vita con le generali, lo era mio padre da quando era giovane. qualche tempo fa subisco un incidente e non mi era piaciuta la gestione del risarcimento: per procrastinare il pagamento avevano mandato l'assegno via posta all'indirizzo sbagliato cosicche si è dovuto attendere tre mesi per vedere che nessuno lo reclamasse per poi farmi un bonifico. poco serio. al che cambio, decido di cercare qualche preventivo online. a parità di condizioni assicurative trovo una compagnia che mi fa pagare un 20% in meno. mando la disdetta(lo so, non serviva, ma l'ho fatta lo stesso...) e subisco un martellamento di telefonate: in pratica mi offrivano le stesse condizioni della compagnia online. al che dico: quindi in questi anni mi avete ladrato almeno un 20% di premio. pirla io che non ho trattato. però in conclusione, vedo che i premi rca in italia sono i più alti d'europa. ok che in italia ci sono più sinistri e frodi, ma se gli utili sono miliardari, un fondo di verità c'è eccome.
    quindi pensiamo al consumatore: la mancata disdetta cosa ha fatto risparmiare? i premi della rca sono diminuiti? no. alla fine gli utili delle compagnie assicurative aumentano e le prassi tristi e scorrette che hai descritto proliferano. guerre tra "poveri"...
    un abbraccio
    Michele

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    1. Ciao Michele, buon Agosto!
      Su alcune cose che scrivi sono d'accordo, su altre meno, ma sempre felice di leggerti!
      In ogni caso bisogna tenere sempre bene a mente che una cosa sono le Compagnie di Assicurazione, e tutt'altra cosa sono le Agenzie: due mondi diversi, diversissimi! A cominciare dall'approccio e la gestione del lavoro, per finire con gli utili, in effetti, che le proprietà incamerano a mani basse, ora legalmente ora no (vedi i nostri!), e che non riguardano di certo noi Agenti...
      Dirò di più, forse di questi tempi le Direzioni la provocano un po', la "guerra tra poveri" intesa come "tra i loro rappresentanti". Ci stiamo cannibalizzando a vicenda. Sulla pelle di tutti...

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