In questi giorni Sky sta mandando in onda nuove inchieste sulla Casta dei nostri Rappresentanti; io non ce la faccio a guardarle, nonostante veramente vorrei, ma proprio non riesco, mi prende il bruciore di stomaco, altro che le famose casse di Maalox di Ligabue. Sono anche coerente, infatti non sono riuscita neanche a leggere "La casta" di Gian Antonio Stella quando è uscito. I miei ce l'hanno, a casa, e ogni tanto il discorso viene fuori... e giù ulcera.
Tra l'altro, a dire il vero, la cosa che mi dà più fastidio non è tutta la storia dei privilegi, ogni giorno sempre nuovi, ogni giorno sempre di più mentre mezza Italia fa la fame. Gli stipendi dei politici, le loro indennità, le loro pensioni, i vari benefits passati-presenti-futuri tutti a spese della collettività (del resto, perchè Irene Pivetti - che Wikipedia definisce NELL'ORDINE "conduttrice televisiva, giornalista e politica italiana" - non deve avere una segretaria pagata da me a vita? E' così comodo!), ogni giorno scopriamo qualcosa e forse ci stiamo anche abituando, almeno fino al momento in cui scoppierà la rivoluzione. No. La cosa che veramente mi fa andare fuori di testa è un'altra, lo si vede anche dai promo delle inchieste Sky. I politici "giovani" (virgolettato perchè ci metto dentro gente diciamo da Casini in giù, quindi non proprio tutti bambini bambini) hanno capito perfettamente che la bubbana è finita, che non possono tirare la corda ancora per troppo tempo, che l'antipolitica sta montando in modo anomalo, esagerato, forse incontrollato, e rischia di essere una bomba che gli scoppierà in mano. Come nel gioco delle sedie, la musica si interrompe e se non becchi una sedia vuota sei fuori. Giochini innocenti che noi facevamo alle festine delle elementari, i nostri politici li fanno sulla pelle dell'Italia. Hanno mangiato finchè potevano, finchè non sono stati scoperti, e adesso bene o male cercano di blandirci, di prometterci che non lo faranno più, che si impegneranno anche loro a fare sacrifici. Cosa che fa tanto-ma-tanto ridere (detto da gente che possiede decine di beni immobili, ha conti miliardari, non sa quanto costa la benzina e non paga il ristorante), ma almeno ti dà un'illusione di cambiamento. Poi però ci sono i politici "vecchi", quelli che sono lì praticamente da sempre, quelli che pensano che sia rimasto tutto come cinquant'anni fa, che credono ancora di poterti confondere/infinocchiare a parole, che non capiscono che adesso c'è Internet, c'è scolarizzazione, c'è informazione, e la gente non vuole più essere presa per i fondelli. Ecco, il fatto che Cirino Pomicino pensi di potermi prendere per i fondelli mi dà ancora più fastidio della segretaria a vita della Pivetti. Nel promo Sky Paolo Cirino Pomicino dice una frase agghiacciante; tradotta dal politichese dice più o meno: "E' giusto e doveroso che i politici abbiano stipendi elevati altrimenti sarebbero facilmente preda delle lobby". Vogliamo essere più espliciti? "Se non mi date una valanga di soldi io mi faccio corrompere": questo vuol dire!! E vogliamo mettere i puntini sulle "i": già il fatto che uno lo ammetta così candidamente è allucinante. Uno che in teoria è lì per rappresentare gli italiani, per fare gli interessi degli italiani, non i suoi. E mettiamo anche che gli facciamo finire la frase, ma... se dopo tutto questo (la valanga di soldi, i benefits eccetera) voi VI FATE CORROMPERE LO STESSO, perchè E' COSI', è stra-provato visto che la maggioranza dei nostri Rappresentanti è inquisita per qualcosa, allora noi cosa dovremmo farvi?? Sempre nel promo c'è l'altra cariatide, Gerardo Bianco, che dice che non possiamo toccare le loro pensioni, perchè sono "diritti acquisiti", con una faccia tosta da far spavento. E' vero, SAREBBERO diritti acquisiti, nè più nè meno delle nostre! Del nostro diritto al T.F.R.! Vallo a dire a uno degli esodati, che non è giusto cambiare le carte in tavola! Che fa male cambiare le regole del gioco a gioco iniziato, o allungare il percorso di gara di giusto un paio di chilometri quando tu sei in dirittura d'arrivo, spompato e con la lingua di fuori, ma vedi il traguardo e trovi la forza dello sprint anti-collasso. Qualcuno, vi prego, presto, mi spieghi perchè per far uscire l'Italia dal baratro è lecito (ancorchè doloroso, con tante scuse) mettere le mani nelle tasche degli italiani, per il bene comune, e retroattivamente, calpestando "diritti acquisiti", ma assolutamente non è possibile farlo con le tasche dei Rappresentanti degli italiani. Queste figure ormai in decomposizione, questi ricicli infiniti di parassiti, pensano davvero che basti girare un po' la frase, usare qualche parolona da libro di diritto, perchè l'italiano dica: "Dottore come parla bene, ha sempre ragione lei"? Poteva succedere una volta, forse: "L'ha detto il Dottore, che ha studiato e quindi sa". E il povero italiano illetterato e magari anche appena uscito vanga in mano dal suo campetto accettava qualunque cosa. Ma non nel 2012! Io umanamente li capisco, eh, non sono completamente deficiente, comprendo quanto deve bruciare dire addio all'Eden. E sono anche disposta a stendere il pietoso velo su quello che è successo finora, della serie "fino ad oggi vi è andata bene, da domani si cambia". Ma la presa in giro, quella no. Il credere di poterci fregare ancora, e ancora, e ancora, quello no. Non sono un bambino piccolo, che - per esempio - scalpita nella sala d'attesa del medico e vuole andar via, ma se gli dai una caramella o un foglio e dei colori va bene lo stesso. Gli dici "Adesso usciamo, sai", ma sai benissimo che non è così. Pat pat sulla testa, e ti ho fregato. Io sono l'adulto, tu il bambino, io decido, non tu, e alla fine si entra in ambulatorio. O peggio ancora un animale, un cane al giunzaglio che ha poco da tirare verso destra, se io voglio andare a sinistra do un bello strattone ed a sinistra si va. Anche al cane, pat pat e il biscotto. L'idea che Cirino Pomicino, o Bianco, o tutti quelli come loro, anche solo PENSINO di potermi fare pat pat sulla testa sorridendo "tieni il biscotto, tieni i colori, tanto decido io del mio stipendio che TU pagherai", mi fa montare la bile. Almeno siate onesti, dite esplicitamente: "Non vogliamo che le cose cambino perchè è meglio essere ricchi sfondati piuttosto che poveri in canna, viaggiare in aerei di lusso piuttosto che in autobus, fare le vacanze su isole tropicali piuttosto che a casa propria, andare in pensione a 60 anni piuttosto che a 70". Mi arrabbierei lo stesso, ma almeno parleremmo la stessa lingua! Saremmo sullo stesso piano, potremmo prenderci a sberle. Recentemente un parlamentare ospite in una trasmissione (e non mi sovviene quale, mannaggia) ha detto: "E' impensabile che non ci sia il finanziamento ai partiti: se non l'avessimo, noi non potremmo essere in Parlamento". Ecco, è ESATTAMENTE QUESTO il punto. Chiedetevi se davvero VI VOGLIAMO. Però devo dire che ho apprezzato la franchezza. L'antipolitica è una brutta bestia, e non va bene, perchè i partiti devono esserci. Ma non così. Datemi un Maalox.