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martedì 8 maggio 2012

Movimento Tre Stelle

Ieri sera ho terminato la visita dall’ultimo Cliente che era già tardino, e quindi mi sono fermata per una bistecca in una trattoria del paesotto dove mi trovavo; come sempre capito in mezzo a cose che mi fanno riflettere o quanto meno sorridere. Hanno fatto fatica a trovarmi un buco perché l’intero locale era prenotato: la parte di sotto dai politici vittoriosi (è un Comune in cui si è votata l’Amministrazione), la parte di sopra dagli juventini. Io ho mangiato di sopra.
Già andando verso la trattoria avevo incrociato i due cortei di macchine ugualmente strombazzanti, quelle con le bandiere bianconere (salutate con deferenza e mano sul cuore), e quelle con gli striscioni della Lista Civica locale, perché poi pare che un po’ in tutta Italia abbiano trionfato queste nuove Liste di Scontenti a simbolo dell’antipolitica generale. Dico “pare” perché dove abito adesso non si votava (e poi non ci sarei andata comunque, come ho già fermamente dichiarato), e tra questo e la mia attuale nausea generale per l’argomento non ho approfondito. Tuttavia, se posso accettarlo per paesotti di cui nessuno conosce l’esistenza (dove magari le decisioni se costruire la nuova scuola o la pista ciclabile vengono prese al Bar, e poi si può ancora votare la faccia, la persona, e non il simbolo), mi spaventa l’idea che Liste nate dal niente possano, nel 2013, imporsi a livello nazionale. I partiti veri ci vogliono, c’è poco da fare purtroppo, sono le persone che vanno buttate a mare: via questi e dentro facce nuove, ma sempre sotto l’egida di un’idea, di un programma preciso, di una direzione comune verso cui procedere con dati certi alla mano. Sono molto scettica nei confronti dei mini-partiti che cavalcano l’onda dell’emotività nazionale, anche guardando le loro promesse, che sono spesso puri slogan senza alcuna base pratica. “Costruire centri di accoglienza dignitosi per i migranti”: certo! E’ una bella cosa e ci fa sentire tutti più buoni accogliere i disperati. Ma dove li fai questi centri? Dietro casa mia no di sicuro. Prova a scendere nel pratico e domandare alla gente: questo posto lo tiriamo su qua dietro, e vediamo cosa ti risponde. “Potenziare l’aiuto allo studio”: bellissimo. Come? Con quali soldi? Non voglio scendere ulteriormente nel particolare (le pensioni, l’energia, i rifiuti, le infrastrutture eccetera eccetera), ma è evidente che tutti sappiamo che è meglio essere belli, sani, felici, ricchi piuttosto che brutti, malati, tristi e poveri. E’ evidente che una persona che dichiarasse “Risolverò il problema delle pensioni gasando tutti i vecchietti” oppure “Odio i bambini: chiuderò tutti gli asili” non beccherebbe uno straccio di voto. E’ di certo più rinfrancante votare chi ama i bambini, la natura, aiuta gli anziani e risolve i problemi della nazione togliendo ai ricchi per dare ai poveri. Sempre che i ricchi non se ne accorgano prima e facciano sparire tutto, così la nazione va a rotoli, perché abbiamo bisogno di quella ricchezza perché le cose girino, qualcuno lo dica in francese. Forse per questo continuo a fidarmi di Nonno Loden: perché dice “farò questa cosa in questo modo e prendendo i soldi da lì, e tra tot mesi il risultato sarà questo”. Poi magari posso non essere d’accordo, ma ammiro che si provi un preciso percorso tracciato, e non il solito bla-bla-bla che ci fa sentire tutti bravi e buoni, e poi tutto resta come prima, fiumi di soldi spariscono chissà dove e in quel posto ce l'hanno sempre gli stessi.
Tra l’altro, l’enorme smisurato gruppo del piano di sotto era composto tutto da gente di una certa età, quindi mi immagino che sotto la bandiera svolazzante della Listerella Locale ci fossero tante facce che nei secoli avevano baciato altre bandiere, prima esibite e poi rinnegate, tanto poi ci si ritrova tutti a mangiare in trattoria, e avrei tanto voluto chiedere al titolare del posto se questa mega-cena era per caso la prima spesa della nuova Lista a carico della cassa comunale, o se ciascuno di questi signori cacciava i suoi 30 Euro di tasca, come gli juventini dei piani alti. Che comodo così, vero? E stonava pure tanto il corteo con gli striscioni (con tutti i problemi che avrà ogni Amministrazione entrante di questi tempi, cosa c’è da festeggiare?) se paragonato ai tifosi bianconeri, perché non si insulta la fede. Non mettete il nostro scudetto al pari della Lista della Betulla!
Mi sa che devo spiegare questa cosa della Betulla, che ovviamente non è il nome della Lista civica - per fortuna. Io sono cresciuta in una città di cemento, praticamente a pane e smog; ero una bambina fortunata perché nel nostro cortile c’era UN albero (tristissimo e di un verde-ricordo) ed il terreno era sassoso, mentre tutti i condomini attorno a dove abitavo avevano il giro di asfalto. La regina delle amichette era una bambina che vicino casa di alberi ne aveva ben quattro, e quindi poteva permettersi di farci giocare ai Quattro Cantoni (scegliendo rigorosamente i cinque eletti volta per volta), mentre gli esclusi restavano a saltellare sul Campanon segnato col gesso sull’asfalto. Adesso che sono grande e ho due soldi mi sono permessa di trasferirmi in una ridente vicina cittadina che ha fatto del verde una bandiera; ecco, qui non hanno detto “Tirerò su tanti palazzoni anonimi senza alcun piano regolatore” oppure “Odio l’erba: butterò diserbante su tutti i parchi gioco” per farsi votare. Le case non hanno le murette ma le siepi, i giardini – anche quelli condominiali – non hanno sassi ed asfalto ma l’erba, e bisognerebbe aprire un nuovo  capitolo sul fatto che siepi ed erba sono VIVE, crescono, ci va fatta tanta manutenzione… Cosa che non sempre chi compra casa qua capisce. Comunque cavoli suoi, io non ho figli quindi non sono miei quei bambini che vedo giocare nel parco con l’erba che ormai arriva alle loro piccole fragili spalle (perché se non paghi le spese di manutenzione del parco col cavolo che il giardiniere ti va a tagliare il verde), immersi in nidi di chissà quali bestie volanti e puntute grosse come le loro mani, calpestando ora escrementi ora siringhe – giacchè questo è quello che succede se lasci sopraggiungere lo sfascio del verde! A certi livelli, meglio scaricare la betonata.
Comunque da quando abito qui, dopo un’estate passata a soffocare credendo di morire ad ogni respiro - e mica potrà essere sempre bronchite! - ampiamente dopo i quarant’anni ho scoperto di essere allergica alle betulle (che allergia sarà mai? Dovevo distinguermi anche in questo, per lo meno posso ancora abbracciare i gatti). Non solo le betulle-betulle, chiaramente, ma tutte le piante del loro ceppo, tutti quegli alberi con il fusto chiazzato chiaro, e qui ce n’è una infinità. Praticamente li amano tutti, li hanno piantati ovunque. Quindi non potendo neanche lontanamente pensare di traslocare di nuovo, adesso giro con il Ventolin sempre in borsa, e la betulla è diventata il simbolo di tutto ciò che non va bene per me. Quando c’è un congresso rognoso (di quelli dove presenziare è d’obbligo, ma che sai già sarà una perdita di tempo, con seccature che andranno dalla noia mortale al collega su di giri che scambia la tua cortesia nel passargli la bottiglia dell’acqua per un invito a bussare alla tua camera all’una di notte), le Ragazze mi dicono: “E’ arrivata la conferma della prenotazione: alloggi all’Hotel Parco delle Betulle”, e cose così. I Clienti più maleducati sono sempre in Via delle Betulle. Se al ristorante si mangia male, beh, avete capito… è inutile che continui con esempi scemi che sono belli solo se detti nel contesto dell’avvenimento. Diciamo che rimpiango un po’ i sassi e l’asfalto, magari sotto una enorme, stellata bandiera bianconera.

2 commenti:

  1. Ciao
    concordo pienamente sulla tua riflessione sui movimenti politici "stellari". Grillo sinceramente non mi sembra all'altezza di guidare l'Italia, siamo tutti bravi ad abbaiare, a criticare (e in questo Grillo eccelle), ma ben altra cosa è costruire, cambiare, rinnovare.
    Siamo stati governati male, è inutile nasconderlo. Chi ci ha governato non ha voluto affrontare di petto i problemi, i nodi alla crescita e allo sviluppo, nè ha cercato di ridurre l'enorme fardello del debito creato nei "mitici" anni Ottanta. Abbiamo vissuto in una bolla di sapone come ha scritto Aldo Busi, forse al di sopra delle nostre possibilità e senza sviluppo e crescita potremo solo che regredire, cioè i figli vivranno peggio dei genitori.
    Posto che la situazione è questa, capisco il malcontento, la rabbia di dover pagare più tasse, di perdere il lavoro...ma signori, Grillo non è la soluzione, per carità! Magari saranno tutti onesti, ma non basta. Non basta la buona volontà per far ripartire un Paese, servono le menti migliori di questo Paese. Non conosco i candidati di Grillo: per un Comune magari andranno benissimo, ma per l'Italia? Certo, piuttosto che vedere la badante di Bossi vicepresidente del Senato o il sindaco di Palermo da votare "perchè è bello", è sicuramente un passo in avanti, ma abbiamo bisogno di caratura, peso specifico. E sono convinto che ne abbiamo, dobbiamo solo farla emergere.
    Sono d'accordo con te, i grandi partiti servono, non con questi uomini, con questo modo di fare politica. I partiti si devono rendere conto che se non cambiano totalmente modo di intendere la politica, per loro è la fine. La divisione con il Paese aumenterà, le tensioni sociali esploderanno...qui si rischia un 1789...forconi e ghigliottina...
    Io credo che Monti, a parte come dice la Littizzetto le suppostone che ci sta regalando, sta facendo bene. Magari era più popolare iniziare a tagliare la spese più che aumentare le tasse. Ma posto che entrambe le cose andavano fatte e la spending review la sta facendo...glielo vai tu a spiegare ai mercati che "sì, dai, taglieremo le spese...". I mercati non ci avrebbero creduto, vista la bassa reputazione che ci siamo costruiti e giù le batoste, spread alle stelle, rischiavamo di diventare come la Grecia.
    Meno male che in questo mare di tristezza, almeno la Juve ci tira su di morale. pensa ad un milanista...
    ciao
    Michele

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    Risposte
    1. SOTTOSCRIVO IN PIENO (ma tu sei proprio sicuro sicuro di avere meno di trent'anni?... :-) Perla rara).

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