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giovedì 17 maggio 2012

Paradossi

Vedo che ultimamente ho lasciato molto spazio ad Arte e Uomini, e non sono più tornata sull'argomento "Assicurazioni", poverino lui che sarebbe in realtà il primo sostantivo del titolo. Ammetto che come argomento è di certo più arido degli altri due (parlare d'arte è più emozionante, parlare di uomini più divertente), ed alla fin fine - se se ne vuole parlare in generale - quando si son detti quei tre concetti fondamentali non resta granchè, salvo cadere nei luoghi comuni che io cerco sempre di evitare come la peste. Tuttavia negli ultimi giorni alcuni miei Assicurati mi hanno chiesto che fine ha fatto tutto il gran parlare attorno al Decreto Cresci-Italia, cosa è cambiato davvero (se poi è cambiato davvero qualcosa!), e quindi faccio qui un piccolo riepilogo di quanto ho illustrato a questi cari Clienti, che magari può essere illuminante anche per qualcun altro.
Ebbene sì, ovviamente il Decreto è stato convertito in Legge nei tempi stabiliti (adesso si chiama Legge 27/2012, per gli amici “Legge Monti sulle Liberalizzazioni”). Cosa è cambiato davvero? Mah! Per ora stiamo ancora guardandoci negli occhi in attesa di capire qualcosa, salvo che ancora una volta abbiamo assistito a quanto brave sono certe persone a scrivere fiumi di roba che non vuol dire assolutamente niente. La cosa su cui mi ero dilungata di più nei post precedenti su questa questione, vale a dire la faccenda dei tre preventivi, è rimasta praticamente immutata, ma Deputati e Senatori - ammettendo la propria totale ignoranza in materia - hanno demandato all'ISVAP tutta la parte pratica, dandogli quattro mesi di tempo. Tutti abbiamo ben chiaro che è impossibile comparare realmente tre offerte RCA a meno che non siano redatte su basi uguali, abbiano le stesse caratteristiche (massimali, rivalse eccetera); l'ISVAP avrà il compito di stilare un modello valido per tutti a cui riferirsi, e di monitorare i dati ogni sei mesi per vedere se il modello serve davvero oppure è l'ennesima perdita di tempo (io del mio sono già pronta a scommetterci qualunque cosa, anche uno dei miei due Pedretti!). Della serie: arrangiatevi voi che conoscete la materia. Mi chiedo allora perchè, se alla fine si devono arrangiare quelli che conoscono la materia, c'è chi ha proposto questa cosa, c'è chi l'ha confermata, c'è chi l'ha approvata. Fatevi i cavoli vostri! Sono curiosa di vedere come ne verranno fuori, ma con l'adozione di un modello comparativo buono-per-tutti ci si avvicina sempre di più all'appiattimento di ogni confronto, vale a dire che non farà più paura ricominciare a parlare di tariffe ministeriali. Che poi a me non secca: oggi come oggi potrebbe rimettere in riga tante Compagnie che ultimamente hanno sprecato parecchio a destra e a manca (e poi parliamo delle consulenze e degli sprechi pubblici! Come se in grosse imprese private come le Compagnie di Assicurazioni non ci fossero amici di amici di amici da sistemare, e mica come magazzinieri, ci mancherebbe, o dirigenti da attico o niente), tanto poi basta un bel ritocchino alla tariffa RCA per tirar su qualche milione extra. Non voglio parlare per gli altri, parlo per la mia, ma credo che due più due faccia quattro dappertutto. Ogni Gruppo ha la sua "telefonica" che fa tanto chic, e gli aumenti veri se li cuccano le Agenzie. C'è stato un periodo - l'ho già detto - in cui le tariffe della mia Mandante crescevano a dismisura (evidentemente gli amici degli amici da piazzare erano parecchi) e perdevamo Polizze a raffica; hanno chiesto a noi Agenti di veicolare gentilmente chi dava la disdetta verso la "nostra" telefonica/on-line. Tanto per non perderli a livello di Gruppo... Come no, io sto qua a sgolarmi per Zero Euro e tu Compagnia ci fai anche bella figura. Manda in miniera un centinaio di scalda-sedie, cala questi accidenti di tariffe e vedrai come la gente ti resta. Mi rendo conto che sto semplificando troppo (ci sono tantissimi fattori che concorrono a formare una tariffa, ovviamente partendo dall'incidenza dei sinistri), ma non credo di essere distantissima dalla realtà.
A parte i tre preventivi, ci sono almeno un paio di altre cose sulle quali in Ufficio abbiamo tirato su un cabaret non da poco, del resto ormai siamo specialisti, non avremo mai la verve da guitto toscano alla Pieraccioni ma gli argomenti non ci mancano. Una è la scatola nera, quell'aggeggio meraviglioso che secondo la Legge dovrebbe risolvere tutti i problemi, dalla fame nel mondo alla guerriglia Tamil. Più di una Compagnia la proponeva anche prima dell'entrata in vigore della Legge, in verità anche noi, anzi io personalmente no, ma solo perchè conosco i miei polli. O meglio, la spiegavo come andava spiegata, con i suoi pro e i suoi contro. Ecco un pro: il Mega Centralone saprà sempre dove sei e cosa fai (sei finito in un fosso e sei moribondo? Ti soccorrono). Ecco un contro: il Mega Centralone saprà sempre dove sei e cosa fai (tira tu le conclusioni, io sulla Delta nuova non la voglio, e poi se mi ci mette mano un meccanico qualunque e non uno della Casa mi salta anche la garanzia). In caso di sinistro la Compagnia potrà accedere alla “Gestione del Crash” : velocità dell'auto, reale punto d'urto, studi cinetici eccetera. Sei fermo e ti vengono addosso e l'altro nega? Bene, sei a posto. Ma se l'altro manca la precedenza e tu stavi andando a settanta anzichè a cinquanta (settanta, eh, non centoventi, altrimenti lo vedo anche ad occhio nudo che stavi correndo troppo)? Sei proprio a posto, direi, di nuovo. Cosa ti fa credere che la Compagnia in caso di sinistro usi questi dati solo quando serve a tuo vantaggio e non quando serve a vantaggio suo? Il tutto poi a fronte di un risparmio che - almeno nel nostro caso - sfiorava il ridicolo. Eppure la Legge su questo punto è assai chiara: infatti parla di "riduzione significativa" (sic). Ci vorrà come minimo una commissione di venti consulenti per stabilire cosa intendiamo con "significativa": venti percento? Trenta? Cinquanta? Quanto “significativa” è stata la riduzione degli stipendi dei nostri Parlamentari? Ora, io sono anche disposta a farmi mettere le mani sotto al cofano da uno sconosciuto, ed a rischiare la concorsualità ad ogni denuncia di sinistro, ma il premio deve calare di una percentuale che sia di due cifre la cui prima per lo meno sia tre. Ora siamo invece su livelli che si contano sulle dita di una mano, mai oltre il mignolo (o il pollice, per chi conta all’americana).  
L'altra perla è inserita nell'articolo 32 comma 3 quinquies, quello che parla di chi sta nella minima classe di merito, vale a dire il virtuoso, il bravo, quello che incidenti non ne fa (oppure che ha un qualunque parente convivente con queste caratteristiche, e già qui ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia, ma io ho già detto la mia nel post sulla Legge Bersani e adesso quello che voglio dire è altra cosa). Dice la Legge che - teoricamente - se uno è bravo e sta nella classe più bassa deve pagare la stessa cifra in tutta Italia, tanto è bravo ed il fatto che risieda a Bari piuttosto che a Trento non fa differenza. Anzi, questo è quello che VOLEVA DIRE la Legge secondo le dichiarazioni rilasciate dagli interessati, perchè in realtà dice: "Per le classi di massimo sconto,  a parità di condizioni soggettive ed oggettive, ciascuna Compagnia di Assicurazione deve praticare identiche offerte". Capito che meraviglia? A parità di condizioni soggettive e oggettive: e cioè? Bari è "soggettivamente ed oggettivamente" uguale a Trento? Io presumo che volessero far riferimento alla potenza dell'automobile, o all'età del proprietario, ma cosa toglie che per me Compagnia anche la residenza sia un parametro "soggettivo"? Infatti a noi è subito girata una Circolare che dice che su questa cosa siamo a posto, tanto in quel soggettivamente ci cacciamo dentro tutto. Ci rendiamo conto che lasciare questa arma in mano alle Compagnie è un suicidio? E’ come la storia della “riduzione significativa”: hai fatto trenta? Fai trentuno, accidenti a te! Metti un numerino preciso, non lasciare che altri decidano! Di questo modo finirà che, se Bari deve pagare come Trento, sarà Trento a pagare come Bari...  
A riguardo io temo quel che succederà a fine anno, visto che la Corte di Giustizia Europea ha dato definitivo parere sul “principio di parità”: dal 21/12/2012 (che poi non è la stessa famosa data della fine del mondo Maya?) differenziare le tariffe rispetto al sesso sarà illegale, quindi impossibile. E’ la coda di una polemica mai vista partita dalla contestazione di una Legge belga che adesso ricasca su tutti gli Stati dell’Unione Europea. Vorrei guardare negli occhi chi ha preso questa decisione per rimproverare i suoi sei neuroni. Ma non sarà mica paragonabile, tanto per fare un esempio, la discriminazione sul lavoro al comportamento alla guida? Che ci siano differenze lo vede anche un orbo: i ragazzini maschi guidano tutti come dei pazzi, le ragazze sono molto più calme (fatte salve le  occasionali stragi di ciclisti che causano perchè smessaggiano come delle dannate al cellulare invece di concentrarsi sulla strada, ma almeno di norma vanno piano). Infatti le tariffe RCA pestano duro i maschietti rispetto alle femminucce. Poi crescendo la cosa si inverte, per lo meno le tariffe nostre: pare che un uomo di 45 anni guidi meglio di una donna di 45 anni, evidentemente dopo una certa età noi donne ci rimbecilliamo, sarà la menopausa. Scherzo ovviamente, c'è una spiegazione tecnica: la media delle donne attorno ai 45 anni ha figli di 18 (i maschietti temerari di prima), e prestano la loro macchina perchè quella del papà non si tocca o ti taglio le mani. Ma dai, alzi la mano chi non sta attento quando incrocia una macchina guidata da una nonna col cappello, o da una suora (qualunque macchina, non solo la Prinz verde!). Che male c'è a far pagare meno le ragazze e di più le vecchiette, rispetto ai coetanei maschi? Vogliamo vedere come andrà a finire? Mi ci gioco l'altro Pedretti: i premi delle ragazze saliranno a dismisura (non dovranno esserci differenze con i maschi!), ed i premi degli uomini maturi anche (non dovranno esserci differenze con le donne!). Della serie: qualcuno fa la Legge, e poi arrangiatevi. 

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