Mi arriva in ufficio una signora per pagare la Polizza dell’appartamento, e mi chiede se, visto che ha terminato di pagare il mutuo, è "ancora obbligatoria". Premetto che è una signora simpatica e in gamba, per cui ci si può anche scherzare; in una frazione di secondo ho eliminato dalla mente l’idea – che pure mi era balenata, per dovere professionale – di iniziare il classico discorsetto circa il fatto che, in realtà, in caso di mutuo l’unica garanzia obbligatoria è l’Incendio (assieme ai cuginetti Fulmine, Esplosione e Scoppio, come Qui-Quo-Qua), e tra l’altro solo per il Fabbricato, che è il bene che interessa alla Banca. Lei invece con questa Polizza si tutelava anche da un sacco di altra roba (Danni da fuoriuscita d'acqua, Spese di ricerca e riparazione, Eventi atmosferici, Atti vandalici, varie opzioni di Responsabilità Civile, addirittura anche il Furto, che non costa proprio poco, eccetera eccetera), sia sul Fabbricato dato in ipoteca alla Banca, sia sul Contenuto, cioè tutte le cose sue che stanno dentro alla casa, dopo che hai varcato la porta. Ma non importa, probabilmente non ero molto in vena di attaccare la solita solfa.
Quindi le ho solo detto, sorridendo, che di obbligatorio in questa vita non c’è nulla se non morire, a parte ovviamente - per quanto ci riguarda da vicino – la R.C. Auto. Se non aveva più in essere il mutuo tanto meglio, voleva dire che in caso di incendio i soldi del danno li avremmo dati a lei, invece che alla Banca. Che poi è una cosa di una banalità senza fine, tra l’altro mortificante per il Cliente perché dicendo cose ovvie si tende a dargli – inconsciamente – come minimo del poco sveglio; se l’avesse detta una delle mie Ragazze l’avrei linciata con lo sguardo, imponendole di partire con la tiritera di tutte le coperture presenti oltre all’Incendio.
Questa signora mi ha guardato stupefatta, come se le avessi rivelato in gran segreto i codici di lancio di un paio di missili nucleari. Ha anche voluto che glielo ripetessi, per essere sicura di aver capito bene, e a quel punto ci ho aggiunto anche qualche corollario che è sempre bene non trascurare, come ad esempio il fatto che se ci hai messo una vita a pagarti l’unico straccio di casa che hai, sarà il caso che tu investa una cifra minima - davvero minima - per tutelarti nel caso un evento accidentale ed improvviso te la porti via! Insomma, quando in Gennaio ho scritto il post "Assicurazioni imprescindibili" (vale anche per il "Vita e Morte" di Dicembre) non era certo per farmi pubblicità professionale fra i cultori dell’arte che visitano questo blog: sono davvero cose in cui credo profondamente, altrimenti non farei questo lavoro.
Il punto fondamentale è solo uno: quando la smetteremo, tutti, di considerare le coperture assicurative come dei DOVERI e cominceremo finalmente a vederle quali esse realmente sono, cioè dei DIRITTI? Gli inglesi ci sono arrivati da un pezzo, del resto le hanno inventate loro, ma insieme agli inglesi ci metto vari altri europei progrediti, Paesi dove le coperture assicurative costano davvero poco, perchè hanno imparato a sfruttarle per quello a cui davvero devono servire, cioè una grande mano quando il cittadino normale non ci può arrivare del suo. Qui invece abbiamo da un lato tutto il mondo dei media (stampa, televisione, web) che ipnoticamente trasmette in continuazione alle menti semplici lo stesso messaggio: l'assicuratore ti frega, l'assicurazione non serve a niente, ti tocca farla ma se puoi fanne a meno, cerca di spendere il meno possibile, è solo un fastidioso obbligo, come il canone RAI. Dall'altro lato abbiamo strutture intere specializzate nelle truffe assicurative, perchè le assicurazioni sono cose da evitare come la peste, ma visto che esistono perchè non approfittarne? Sono passati ormai parecchi anni, ma l'ho vista con i miei occhi una perizia medico-legale di parte, consegnata da una Cliente all'Ufficio Sinistri, dalla quale la Cliente (genio n. 01!) aveva dimenticato di tirare via la letterina accompagnatoria del Dottore (genio n. 02!) che diceva più o meno così: "Cara Signora, Lei di invalidità permanente non ha un tubo, sia chiaro, ma visto che c'è di mezzo l'assicurazione io le scrivo che ha sette punti, così se il suo Avvocato è bravo a transare ne dovrebbe tirare tre o quattro. Si ricordi che l'aspetto qui in studio quando le arriverà l'assegno". Per fortuna che "le assicurazioni non pagano mai"!
Mi rendo conto che sarebbe bellissimo vivere in un mondo privo di incendi ed accidenti vari, ma è pura utopia. Sarebbe altrettanto bello pensare ad un mondo in cui la salute sia tutelata, gli ospedali funzionino bene e senza costi, non ci siano mai infortuni (nè sul lavoro, nè altrove) e nel malaugurato caso ci siano, esistano pronte ed adeguate soluzioni da parte dello Stato Sociale. Un mondo in cui i contributi versati nel corso di una vita ti siano resi sotto forma di una giusta pensione e non spariscano per sempre in una delle tante voragini. Lo sappiamo tutti che pure questo è utopia, anche se è terribilmente seccante. Tanti miei Assicurati dicono: "Ma deve pensarci lo Stato!"... e se lo Stato NON ci pensa? Guarda che è la TUA salute, la TUA pelle, la TUA casa, il TUO futuro! Se lo Stato (o chi per lui) non ci pensa, e appare chiaro credo ormai a tutti che non ci pensa e non ci penserà mai, tu hai il sacrosanto diritto/dovere di pensarci da solo. Fallo! Le assicurazioni private servono esattamente a questo: a farci dormire più sereni, perchè alle cose nostre ci abbiamo pensato NOI, e non qualche politicante cialtrone. Io ho il diritto di essere risarcita se mi va a fuoco l'appartamento, cosa che tra l'altro costa anche pochissimo. Di sicuro meno dell'IMU, e dico IMU non a caso, perchè la mia gentile e simpatica signora, parlando del più e del meno DOPO aver scoperto che la Polizza della SUA casa serviva principalmente a LEI e non alla Banca, mi ha accennato a tutte le spese che aveva avuto recentemente, a causa delle quali stava valutando di annullare, appunto, la Polizza. Tra le quali l'IMU (e due mesi di ferie in montagna, aggiungo io, e vuoi mai anche un nuovo cellulare, di quelli che fanno di tutto, anche la pastasciutta, tanto che poi diventa difficile capire come fare per telefonare e finisci che chiami dal fisso più di prima).
Ora, che l'IMU sia una tassa fastidiosa non sarò certo io a negarlo, anche se a dire il vero non è quella che odio di più. Per esempio, trovo molto più detestabile l'IVA, che la gentile signora neanche considera perchè come molti privati è abituata a guardare il prezzo lordo di tutte le cose che tocca; forse in gran segreto dovevo confidarle anche quello, e cioè che ben un quinto (più un punto) della spesa per i detersivi, i vestiti, l'automobile, l'appartamento, le ferie, il telefonino in realtà è solo una tassa che lo Stato incamera. Tutti soldi che potremmo tenerci ed usare per le nostre cose, assicurazioni comprese. E poi, diciamolo francamente, l'IMU dà tanto fastidio solo perchè è stata ri-creata di recente nel tentativo di salvare un Paese allo sbando, e criticarla è come sparare sulla Croce Rossa: è diventata un simbolo.
Non ci sono segreti, basta andare all'Agenzia del Territorio: io sono proprietaria al 100% di un appartamento grande un centinaio di metri quadri (inutili terrazze comprese!), non ho figli per cui mi sono giocata tutte le ulteriori detrazioni, ed a Giugno ho pagato la bellezza di 95 Euro. Che, per carità, mi sarebbe piaciuto tenere in tasca, magari mi ci compravo un paio di pantaloni, che ne so, o una scarpa (una sola). Ma se mi dicono che versando questa cifra si può salvare l'Italia, la verso (incrociando le dita che la seconda tranche non sia una sorpresa troppo grossa, ma che sia limitata all'equivalente dell'altra scarpa). Il fatto è che c'è gente che di IMU ha pagato dieci, cento, mille volte quello che ho pagato io, il che corrisponde a molte case e/o molto grandi. E se è QUESTA la gente che si lamenta, non mi sta più bene. Perchè io sono la prima a voler strozzare con le mie mani tutta la classe politica, tutta quella pletora inutile di amici-consulenti-portaborse pagata a peso d'oro, tutti i componenti della famosa Casta che ci succhia il sangue per poi tenerselo invece che ridistribuirlo (la conosciamo bene tutti, la famosa tiritera dei servizi mancati, quelli che invece hanno nei Paesi del Nord Europa, dove pagano tantissime tasse ma funziona tutto perfettamente, dalla sanità alla scuola alle infrastrutture alle pensioni eccetera eccetera eccetera). Ma attenzione, con le stesse mani strozzerei volentieri anche chi - dall'altra parte - in questa situazione ci sta marciando un pochino troppo, e con una mano critica il Governo mentre con l'altra licenzia, distrugge, affama, occulta, e porta alla disperazione.
Nessun commento:
Posta un commento