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mercoledì 14 marzo 2012

Perchè l'idraulico si arrende

Si chiacchiera, e pare che la frase che ho buttato lì circa mio marito che, da idraulico, si è arreso all’Umanità abbia suscitato qualche domanda. Quindi, visto che in questo mio spazio parlo di assicurazioni (un po’ troppo, ultimamente), arte e uomini, direi che possiamo inquadrare la cosa nella categoria “uomini” e parlarne.
Nell’immaginario collettivo l’idraulico ricade spesso nella categoria dell’evasore fiscale riccone (riccone perché evasore, ovviamente), al pari di tutti coloro che operano nel mondo dell’edilizia. Ricordo che quando nella mia famiglia (zii ed affini) si diffuse la voce che mi ero messa con un idraulico risuonarono dei “però!”, manco la cosa comportasse automaticamente la garanzia di benessere economico a vita. Magari l’idraulico non va in SUV, come il costruttore, ma ha sicuramente i sedili del furgone con cui si sposta imbottiti di rotoli di soldi. Infatti quando arriva tardi, o non arriva (altro luogo comune è che l’idraulico non arrivi mai), è sicuramente perché sta rassettando le mazzette.
Come in tutte le cose, bisogna usare il buonsenso. Ho conosciuto lui e molti altri che facevano il suo stesso lavoro, tutti onesti artigiani che – come me, come voi, come tutti i comuni mortali – si alzano alla mattina per andare a lavorare, si prendono i loro impegni, li onorano, e pagano le tasse. Come me e come voi hanno una casa (una, comprata col mutuo), una famiglia, ogni tanto vanno in ferie. Stranamente, molti idraulici sono interisti, ma su questa cosa non riesco a trovare una spiegazione logica.
La professione di idraulico è totalmente cambiata negli ultimi decenni, come del resto la mia (trent’anni fa anche gli assicuratori facevano soldi a PALATE, rispetto ai miei attuali guadagni, e sicuramente con molte meno responsabilità). E’ evidente che prima della Legge 46 dell’anno 1990, che mise sull’attenti e regolamentò tutto il mondo dell’impiantistica, idraulici ed elettricisti facevano un po’ quello che volevano. C’erano paesi interi da costruire e storiche città da ristrutturare (almeno qua nella mia zona), gli idraulici che se li spartivano erano i soliti tre-quattro, e spesso il tutto veniva fatto alla buona, con costi esagerati (ecco la nascita del mito) perchè i tre-quattro riuscivano a fare "cartello", e senza troppe scartoffie, senza timbri, senza regole (e quindi senza costi per uffici, impiegati, eccetera). E poi, diciamocelo francamente, una volta i controlli fiscali erano nulli, tanto l’Italia andava e c’era benessere per tutti; se ci fosse stata la lotta all’evasione che c’è ora, invece di chiudere uno-due-cento occhi perché comodava a molti, non si sarebbe arrivati a questo punto.
E’ un bel pezzo che non è più così, ma l’idraulico può comunque lavorare tranquillamente, la legge glielo consente, il lavoro non manca, l’evoluzione tecnologica ha portato novità interessanti nelle case e potremmo essere tutti felici. Dico “potremmo”, perché c’è sempre la variabile dell’Umanità che – a volte – impazzisce. Io, abituata ai problemi di un’Agenzia di assicurazione, ho veramente scoperto un Nuovo Mondo con quelli della Ditta di mio marito. E pensavo anche di essere esperta nell’interpretare la gente (analisi bisogni, superamento delle obiezioni, tutte le nostre menate insomma)! Non è solo il problema della gente che NON PAGA, che noi non abbiamo. O meglio, lo abbiamo nel senso che se uno non ci paga “perdiamo” il premio assicurativo e quindi c’è un decremento di incassi, che infastidirà la Compagnia mandante, ma di certo non ce lo rimettiamo di tasca nostra: se il Cliente vuole la copertura (il pezzetto di carta in mano) mi deve dare il soldino, altrimenti va via scoperto, e cavoli suoi. Sorrido perché mi è capitato (due volte) di avvenenti signorine che sbattendo gli occhioni mi hanno chiesto “Ma come? Devo pagare l’assicurazione?”; a una l’Amico aveva regalato una BMW X5, ma voleva che almeno l’assicurazione se la pagasse lei, ed il risultato è stato che non ha girato in X5 (per lo meno non da me). Un’altra invece mi ha confidato che la sua, dove era assicurata prima, gliela pagava l’Agente, e se si poteva trovare un modo... Mah, io sarei abbastanza etero, per cui su di me fa poca presa. La variante di queste signorine è stata quella che mi ha obiettato (sempre donne, però) che non è giusto pagare il premio anticipatamente: bisognerebbe pagarlo alla fine dell’annualità assicurativa trascorsa. Che fine umorista, già mi immagino la coda di tutti quelli che non hanno provocato o subito incidenti (che sono ancora fortunatamente la fetta più grossa) che corrono convinti ed allegri a pagare posticipatamente una cifra che A LORO non è servita… Mi sa che non pagherebbero nemmeno quelli a cui è servita, altro che.
Comunque, l’idraulico ha il problema che, se non viene pagato, non ci rimette solo il guadagno della sua manodopera, ma anche tutto il materiale che al fornitore, lui, invece paga. E nel caso degli idraulici – a differenza degli elettricisti – parliamo di un costo importante (caldaie, sanitari, rubinetteria, docce & vasche, non costano propriamente come quaranta metri di cavo e tre interruttori). Ma questo è un problema prevedibile, purtroppo. Adesso sono in molti, a non pagare, ma te lo aspetti, anche se mi innervosisce lo stesso perché non puoi dare il via a lavori che SAI GIA’ che ti costeranno tot se quel tot tu non ce l’hai! O lo spendi per altre cose (questo è successo anche a me, una Signora mi ha telefonato perché non aveva 246 Euro per pagare la Polizza Casa: “Non è che me la può levare via – mi ha chiesto – perché sa, siamo appena tornati dalla Polinesia e farei fatica”. Almeno stai zitta, magari ti credo).
No, il problema è tutto quello che NON PUOI prevedere. Perché quando pensi di aver sentito e visto tutto, trovi ancora qualcuno che riesce a stupirti, qualcuno che pretende di saper fare il tuo lavoro e farti i conti in tasca, qualcuno che ti fa scrivere dall’Avvocato raccontando le cose a modo suo (gli ho sempre scritto io le Raccomandate di risposta, e nessuno si è MAI – e dico MAI – rifatto vivo; una gran soddisfazione). Questi sono alcuni esempi di quello che è capitato solo nell’ultimo anno, prima che dicesse “basta”, e poi davvero andremo tutti a lavorare sotto Mamma Stato, perché il piccolo professionista in Italia è trattato come una bestia, chi te lo fa fare di tenere aperta la Partita IVA…
Categoria “Scuse fantasiose per non pagare”:
- Avevo letto solo la prima pagina del preventivo (rispettato - incredibilmente - al centesimo!!) e quindi le pago solo quella.
- Lei ha la macchina nuova (una Golf, peraltro, non una Bentley) ecco dove vanno i miei soldi, non è giusto.
- Voglio aspettare l’inverno per vedere se l’impianto scalda davvero  (e siamo in Maggio).
- Non ho soldi, ma possiamo metterci d’accordo (detto da donna sola in casa in sottoveste, e questo ben due volte! Mio marito era seccato, ma solo perché una era troppo vecchia e l'altra troppo brutta).
- Il radiatore scalda troppo, soffochiamo (scalda troppo perché sovradimensionato rispetto al bagno, e te l’avevo detto e ridetto, ma tua moglie ha insistito per avere quello perché aveva una bella forma!!).
Categoria “Ecco perché l’idraulico lascia”:
- Non so come funziona nelle grosse città come Milano ad esempio, dove la gente paga cifre inaudite per farsi cambiare la guarnizione di un rubinetto che fa la goccia; forse c’è più corporatività fra gli artigiani. Qui costa ancora poco, perché se in casa c’è ancora la nonna, o la mamma casalinga, e la casa è per strada tra un cantiere e l’altro, è chiaro che non è un problema fermarsi ad un’ora qualunque e risolvere la cosa in pochi minuti e per pochi Euro (o un caffè). Ma se abiti in centro in piena ZTL vicino alla zona pedonale, a casa non c’è mai nessuno e devo venire esattamente tra le 19.55 e le 20.05 perché prima il bambino  ha nuoto e poi tu vai in palestra, e magari mi fai fare anche tre giri a vuoto perché ti eri dimenticata che oggi avevi l’estetista, mi devo pagare il parcheggio e fare tutta la strada con la borsa dei ferri in spalla, non puoi darmi del ladro se ti domando 50 Euro. Non puoi.
- Ok, fai fare il bagno nuovo al tuo amico dopolavorista (poi dai a me dell’evasore!), perché costa metà; del resto, lui non ha dipendenti, e non ci paga le tasse sopra ai soldi del tuo bagno. Ma per la caldaia serve il Certificato di conformità, come la mettiamo? La mette che te lo chiede lo stesso, con candore: “Ho fatto fare il lavoro a lui perché costava meno, me lo fai tu il Certificato? Ti do 100 Euro”. Crepa, te e i tuoi 100 Euro.
- Dolce Vecchietta che pretende, per risparmiare sul rifacimento dell’impianto, che vengano riutilizzati i suoi vecchi radiatori, e poi fa scrivere dall’Avvocato che non scaldano bene (infatti, li volevamo cambiare proprio perché funzionavano benissimo).
- Stessa Dolce Vecchietta (brutta strega) che pensa che, solo perché l’idraulico le ha cambiato la caldaia, d’ora in poi tutti i costi connessi alla caldaia (attivazione e BOLLETTE comprese) saranno a carico dell’idraulico – e trova anche l’Avvocato che la bada!!
- Gente che ti chiede la sola manodopera, e pretende di comprarsi da sola TUTTO il materiale (guarnizioni, viti e rondelle comprese!), un po’ come andare dalla parrucchiera con il pacchettino della tinta fai-da-te per farsela applicare da lei che è più brava, cosa che comunque succede (la mia lo fa pagare 20 Euro questo servizio, del resto ogni lasciata è persa oggigiorno). Ma se ti sei comprato della roba di quarta scelta o di recupero, tipo i sanitari di ceramica che si scrosta o che non è perfettamente allineata al muro perché non è stata levigata bene, non puoi rompere le balle a me.
- Cosa sarà mai mettere su un condizionatore? Basta appenderlo al muro e lui va (a Lourdes, probabilmente, sì).
- Cliente che, ad impianto deciso e finito, pretende di cambiare idea e stravolgere tutto (“quel radiatore era meglio lì, la cucina la vorrei sull’altra parete”…). All’obiezione che ciò significava SPACCARE tutto e ricominciare (con i corrispondenti costi) ha risposto che dovevamo prevedere eventuali suoi ripensamenti e fare un “impianto flessibile” (Di gomma? A vista?). E non ha pagato il saldo. Fatti ed accoppiati: era il marito di quella che ha voluto il radiatore enorme con bella forma. Per la cronaca, è stato l'ULTIMO lavoro prima di issare bandiera bianca, definitivamente. 
- Signora molto per bene (di quelle sussiegosissime, col colorante blu nel sangue per l’invidia) chiama perché ha il WC nel bagno della suocera intasato. Solo che è così da due settimane, e nel frattempo la suocera ha continuato ad usarlo, diciamo “ammassando la materia”. Farle usare un altro bagno non se ne parla, per carità! Non è un lavoro lungo, anzi è una sciocchezza per un idraulico, solo che bisogna perderci prima mezz’oretta per “rimuovere la materia” a MANO, metterla in sacchetti e portarla via. Se ti chiedo 140 Euro per questa mezz’ora non strepitare, non rivolgerti all’Associazione Consumatori, non chiedermi “ma quanto prende all’ora”, perché c’è lavoro e lavoro bella mia. Un conto è mezz’ora in cui ti attacco il flessibile del gas alla cucina, e un conto è mezz’ora a spalare la m/da di tua suocera che tu, in compenso, non fai nemmeno venire a pisciare nel tuo bagno.
- Costruttore che ti dice che se vuoi lavorare nei suoi cantieri devi dargli il 10% di tutto quello che guadagni nei citati cantieri (compreso sul materiale, che lui peraltro NON fornisce), e lo dice parlando al telefono con uno dei suoi maggiordomi mentre sceglie il vino per gli importanti ospiti serali. Che caro.
- Beh, come per me assicuratore c’è sempre quello che ha l’amico dell’amico dell’amico che sa tutto di idraulica (anche se in realtà lavora in macelleria, ma sicuramente “usa il computer”), quindi l’idraulico vero sta sbagliando tutto…

Leggendo queste righe si può pensare che io ritenga gli idraulici una categoria di santi, non è ovviamente così, anche tra loro ci sono i buoni ed i meno buoni, i precisini ed i cialtroni, i puntuali ed i ritardatari (e poi non sopporto quella cosa dell’Inter). Vorrei solo che ciascuno di noi, quando critica qualcosa che non conosce direttamente (idraulici, assicuratori, panettieri, meccanici, notai, dipendenti del Comune, eccetera), lo facesse per lo meno senza astio. L’astio no, non lo sopporto; buttiamola in ridere, piuttosto.

2 commenti:

  1. Mi ci sono ritrovata in tutta la descrizione io , moglie di un idraulico . Ma la domanda è ,,cosa si fa con i clienti che non vogliono pagare ?''

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    1. Carissima Arianna, ormai il "mio" idraulico è "ex-idraulico" da ben 14 anni, quindi probabilmente siamo un po' fuori mercato...
      Direi che, fatti due conti, se ne vale davvero la pena c'è sempre il buon avvocato. Auguroni!

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