Questo è il mio post Numero Cento, ed è un post per un saluto.
Anzi, per cento saluti a tutte le persone che seguono con simpatia me ed i miei pensieri (più o meno ispirati) on-line su assicurazioni, arte e uomini di ogni specie. Sapete bene perchè ho iniziato a scrivere, e sono davvero riconoscente ad ognuno di voi - anonimi compresi - perchè i vostri commenti, il vostro interesse, la vostra sola presenza mi hanno fatto bene, mi hanno fatto prendere coscienza di tante cose e, forse, mi hanno reso più forte (non mi sbilancio a dire "migliore", ma sicuramente più sognante e felice, soprattutto dopo aver scoperto che Michele “Schifano” ha comprato uno Scuffi!).
Questo è anche un arrivederci a Settembre, perchè ad Agosto si fa pausa; continuerò a scrivere ogni qualvolta avrò voglia di farlo, chiaramente, e quando accadrà (quando, non se) terrò lì i files pronti per essere postati e nuovamente condivisi con voi. Anche la mia Agenzia chiude, per dieci giorni, e io metto sotto carica le batterie pensando a qualunque cosa NON riguardi il mondo assicurativo (se per caso ti va a fuoco la fabbrica proprio il sedici di Agosto, come è successo una volta ad un mio carissimo Cliente per giunta anche amico, chiama i pompieri, che cavolo chiami me a fare?!?).
E' molto probabile che vada a fare qualche saluto in giro per l'Italia, tipo da Paolo Orler a Madonna di Campiglio, dove gli Orler hanno una Galleria che è un piccolo museo ad entrata libera (soprattutto per i tappeti!), e chi si trova in zona ed ama l'arte dovrebbe essere moralmente obbligato a farci un salto. Una bella chiacchierata con Paolino tonifica, anche perché è molto meno pazzerello di come appare, nonostante tolleri che Harley (il cane, non la moto) zompetti allegramente sopra un Herekè da ottomila Euro. E poi a Brescia, dai nuovi amici conosciuti a Roma alla mostra di Scuffi, nella speranza che abbiano capito quanto Giovanni Faccenda sia meglio di Vittorio Sgarbi!
Per mancanza di fondi utili non andrò nemmeno quest'anno in Croazia a fare la mia classica settimana da lobotomizzata (vedi post “Ferie”), ma confido sarà sempre comunque meglio dell'anno scorso, quando l'ultimo nostro giorno lavorativo mio marito ha annunciato: "Tutto a posto? Ragazze, si va via, chiudo il condizionatore e andiamo", e l'acqua ha allagato l'ufficio perchè l'impianto era andato. Questa non l'avevo scritta, nei post su Paperino!
Per fortuna (la mia, ovviamente) lui è un ex-idraulico, e quindi ha potuto sistemare l'impianto in un modo o nell'altro, perchè trovare un idraulico disponibile a Ferragosto non è cosa semplice. Non è semplice comunque nemmeno reperire i pezzi di ricambio per un condizionatore industriale del 1978 (infatti non li abbiamo reperiti), o capire come aggirare l'ostacolo di NON forare muri di un palazzo già groviera del suo (infatti non li abbiamo forati), o trovare una rivendita di prodotti per l'idraulica in pieno Agosto (e infatti erano aperti solo gli Ipermercati dove una curva in plastica da 40 Ø ti costa tre Euro e mezzo invece di settanta centesimi). Lui è l'Imperatore della Manualità, ha sistemato il tutto con un meraviglioso impianto a semi-vista che scarica l'acqua di raffreddamento nel water, così adesso abbiamo anche l'opzione calda quando ci sediamo. Ai Clienti diciamo che è un innovativo "effetto-ozono" e molti ci chiedono quanto è costato.
Di sicuro cercherò di mettere ordine in questo blog, che è cresciuto più del previsto: mai avrei pensato di arrivare così presto a cento (tantissimi! Da farci un libro, mi dicono… J, figuriamoci se mi fermo ora che ho toccato la tripla cifra), tuttavia vengono letti sempre e solo gli ultimi… Ho scoperto da pochissimo l’esistenza delle “etichette” (ci ho messo mesi a capire cos’erano veramente!), che ai miei tempi matusalemmici si chiamavano “concordanze”, vale a dire un elenco di lemmi, parole o gruppi di parole, e l’indicazione di dove li ritrovi all’interno di un determinato testo. Ricordo benissimo l’immenso scaffale del mio Dipartimento di Italianistica e Filologia Romanza che ospitava la fila infinita dei volumi delle Concordanze di tutto Dante. Adesso sarà anche tutto più semplice, un clic e via, ma si perde un po’ della poesia della ricerca...
Cercherò di raggruppare tutto in modo più ordinato, e mi resta sempre l’idea di capire come mettere un po’ di musica in sottofondo, “mia” musica da condividere con voi, ma temo proprio che non si possa. O meglio, pare sia possibile inserire dei video musicali, ma non la musica da sola, mentre per me è fondamentale che la musica venga ASCOLTATA, non GUARDATA, e possibilmente ad occhi chiusi, tanto non muore nessuno se per quei quattro minuti non ci affanniamo a vedere qualcosa, anzi, spesso si rivelano - se davvero riusciamo ad isolarci - quattro minuti di pace, ammettetelo.
Del resto, quando ho deciso di aprire un blog mi sono guardata le varie comparazioni delle possibili piattaforme, e non per niente ho scelto Blogger (che “non presenta significative aperture verso il Social Network” come recita Wikipedia) e non quei fighetti di Iobloggo, ad esempio: perché volevo pagine che mettessero davvero in evidenza la scrittura – e non mari di stelline, farfalline, lucette varie e musica, che lì si posta facilmente, col video e tutta la famiglia allargata, ma a discapito dei testi. E poi volevo qualcosa che fosse per me sola, e commentabile anche dagli anonimi navigatori, mentre su Iobloggo o sei iscritto alla Community o niente, ed io detesto quelle cose (poi ti arrivano decine di richieste di strane amicizie da sociopatici solo perché hai scritto – puta caso - che ti piace leggere e ami i vini toscani). Io sono una che corre in solitario, non vedo di buon occhio le Community, potrei togliere il saluto a più di una persona. E poi voglio voce, mani, occhi, altro che le sorelle racchie di Facebook!
Del resto, quando ho deciso di aprire un blog mi sono guardata le varie comparazioni delle possibili piattaforme, e non per niente ho scelto Blogger (che “non presenta significative aperture verso il Social Network” come recita Wikipedia) e non quei fighetti di Iobloggo, ad esempio: perché volevo pagine che mettessero davvero in evidenza la scrittura – e non mari di stelline, farfalline, lucette varie e musica, che lì si posta facilmente, col video e tutta la famiglia allargata, ma a discapito dei testi. E poi volevo qualcosa che fosse per me sola, e commentabile anche dagli anonimi navigatori, mentre su Iobloggo o sei iscritto alla Community o niente, ed io detesto quelle cose (poi ti arrivano decine di richieste di strane amicizie da sociopatici solo perché hai scritto – puta caso - che ti piace leggere e ami i vini toscani). Io sono una che corre in solitario, non vedo di buon occhio le Community, potrei togliere il saluto a più di una persona. E poi voglio voce, mani, occhi, altro che le sorelle racchie di Facebook!
Vi riabbraccerò tutti in Settembre, quindi, e probabilmente per quella data avremo varie novità da raccontarci: se la mia gloriosa Compagnia mandante è fallita o meno, ad esempio, o se finalmente è stato dato l'ok alla mega-fusione e devo correre a comprare tre cappellini rossi per le Ragazze. Oppure, sempre in tema "assicurazioni", cosa avrà deciso l'Isvap su quella boiata dei tre preventivi RCA obbligatori per i quali si è appena conclusa la pubblica consultazione. Boiata che, giusto per un aggiornamento culturale, è stata ulteriormente perfezionata: adesso PARE saremo obbligati anche alla conservazione dei preventivi illustrati alla clientela, corredati di tutte le Note Informative altrui... un lavoretto di mezza giornata, insomma, anche per la RCA di un ciclomotore (guadagno lordo: Euro tredici virgola rotti). La cosa buffa è che questo vale solo per noi intermediari, non per le Compagnie cosiddette "dirette" (quelle on-line): a quelle è permesso usare un semplice link al Preventivatore dell'Isvap, giusto nel caso l'utente se ne fosse dimenticato. Io ho scritto la mia, con una mail tanto educata nell'apposita casella pubblica, e questo ben prima che il Sindacato Agenti ci invitasse ad inondare l'Isvap di mail che per legge devono essere evase TUTTE prima che la norma possa entrare in vigore. L'ho fatto perchè sono stanca di lavorare in un mondo dove le regole vengono scritte da irresponsabili che considerano l’estremizzazione della burocrazia la panacea universale contro la disonestà, quando sappiamo bene che colui che è disonesto di fondo nella burocrazia estrema ci sguazza a meraviglia. Non servirà a niente, ma almeno mi sono tolta lo sfizio.
Accidenti, sapremo anche cos'ha deciso Berlusconi circa la sua ri-discesa in campo (sì, no, forse, sono stato frainteso, era una burla?)! Poverino lui, si era tirato da parte giusto in tempo per un po’ di ferie calando le rogne a chi è arrivato, e adesso che pare che l'Europa non ci consideri meno della m/da vuole di nuovo il posto: che comodo così, eh? Infatti, è bastato solo dire che voleva tornare che subito il nostro rating è sceso da "un po' schifo" a "abbastanza schifo"; Moody's non conta niente, lo sappiamo, però intanto... Se davvero Berlusconi torna in prima linea io emigro, definitivamente (e lo dice una che per anni ha votato da quella parte!). Però mi dispiacerebbe, perché non c’è Paese ricco di bellezza come l’Italia.
E poi c'è l'arte, mio respiro d’infinito; a Settembre ci facciamo due regali: mostra di Armodio a Palermo e Mostra di Marcello Scuffi a Fiesole, su cui avrò per certo tanto da raccontare (e finalmente potrò rivelare il mio segreto del post "Dita incrociate"). Due giorni una, due giorni l'altra, ma mi riempiranno l'anima fino a Natale! Una voce impertinente mi ha bacchettato dicendo che mi sto seguendo tutte le mostre che cura il Professor Faccenda... è vero! E' bravo, appassionato, mi piace quando parla e anche quando scrive, di sicuro lo fa meglio di tanti altri (che non hanno più la divulgazione dell'arte come primo obiettivo) nei cui testi devi prima trovare il predicato verbale in una frase di dodici righe, e poi andare a ritroso per vedere dov'è il soggetto, ed individuare i vari complementi - avendo io terminato le scuole medie inferiori da un po', l'analisi logica mi esce con un po' di ruggine. Battute a parte, credo che questo sia un punto fondamentale che alcuni storici dell'arte ignorano, quando finiscono per parlarsi addosso in una sorta di autocelebrazione, dimenticando che lo scopo principale di un saggio ben scritto da un bravo studioso è quello di incuriosire il lettore, di trasmettergli nuove conoscenze, di appassionarlo all'artista oggetto del catalogo (o per lo meno far sì che non si annoi e passi direttamente alla parte del libro che contiene le figure).
E poi si vede che ama gli artisti che tratta, che ci crede. Smettetela - orsù - di malignare sul fatto che ha elogiato anche strani pittori-non-pittori e/o pennelli esclusivamente citazionisti, come l'innominabile clone di Vedova: uno deve pur mangiare, sono sicura che anche i vostri critici preferiti almeno una volta hanno parlato bene pure dei dipinti di vostra zia. Ad inizio carriera forse, o magari alla fine, quando puoi permetterti di dire di tutto tanto ti battono le mani per copione. Giovanni Faccenda ha un approccio "pulito", non mercenario, con l'arte, probabilmente perchè il suo amore parte da lontano (la sua Toscana del Tre-Quattrocento, che non delude mai), e ad ogni modo trovo sia realmente tra i più "veri" in circolazione, mostri sacri esclusi, ovviamente.
Con "mostri sacri" intendo quel ristretto gruppo di persone che, oltre a deliziarci con splendide pagine di esegesi, si occupano anche di mille altre cose del tipo reggere cattedre universitarie, o sovrintendere Poli Museali, e mi riferisco ad esempio alla Professoressa Cristina Acidini, che non ho l'onore di conoscere di persona (e sarebbe onore davvero) ma che stimo in maniera viscerale fin da quando ha risposto per le rime, in occasione dell'esposizione delle sculture monumentali di Rabarama a Firenze, a chi aveva visto la ghiotta occasione del battibecco politico. Che donna con gli attributi! L'arte non può essere di destra o di sinistra, maschile o femminile, e finiamola! Quando ho scritto il post su Rabarama stavo ancora male e non ci sono andata giù pesante, ma adesso che sto meglio ribadisco che certa gente dovrebbe mordersi la lingua prima di parlare, e magari darsi una pulitina ogni tanto, prima di rilasciare interviste pubbliche.
In certe cose le donne sono più toste. Ho già avuto modo di sottolineare quanto io sia convinta di questo: quando una donna arriva ad occupare posti "di rilievo", solitamente è brava il doppio di un uomo che occupi un posto equivalente, perchè il doppio deve faticare per arrivarci, e lo deve dimostrare continuamente. La questione delle "quote rosa", in politica, nelle aziende, nella pubblica amministrazione... per me è tutta una menata: va premiato chi se lo merita, uomo o donna che sia, e se su trenta posti liberi fossero nettamente più brave trenta donne, a loro andrebbero dati i posti. Tutti. In caso contrario, neanche uno. Il fatto di prevedere delle "quote rosa" non è segno di civiltà ed attenzione verso le donne, anzi, l'ho sempre visto come l'esatto opposto (ci viene "concesso" di far parte di un gruppo, come se non lo potessimo meritare, come se non fosse la normalità).
Anche l'Otto Marzo mi ha sempre dato ai nervi: non parlo ovviamente della commemorazione della tragedia del 1908, o di tutte le sacrosante battaglie per la parità, ma di quelle odierne manfrine pratiche che rendono l'intera giornata insoppartabile. Dalla mattina presto, con i venditori di mimose fiappe ad ogni semaforo (vuoi mai che il capo o il moroso si siano dimenticati), alle pause pranzo con i colleghi che fanno a gara ad offrirti il caffè, alle cene con i morosi (quelli delle mimose fiappe) tirati a lucido solo per l'occasione, o le seratine con gli spogliarellisti. Che se sono single posso farle quando voglio senza dover attendere Marzo per avere il permesso - e magari senza pagare, che tristezza - mentre se non lo sono non sarebbe carino farle, nè in primavera nè in inverno. Perchè devo festeggiare una "giornata della donna" che non fa altro che ricordarmi che, per la maggior parte di coloro che mi fanno gli auguri, il resto dell'anno è maschile? Infatti chi mi conosce non si sogna neanche nei peggiori incubi di regalarmi la mimosa, potrei avere reazioni inconsulte; se proprio ti vanno i fiori - che poi restano in se stessi un regalo sempre bellissimo - ma ti ricordi solo in Marzo della loro esistenza, sappi che è il mese della fioritura dei tulipani, che mi piacciono da morire. O aspetta Giugno e due gigli. O un ramo di orchidea, di quelle che fioriscono a Settembre. Fanno sempre piacere, i fiori, ma NON quelle palline fastidiose, che un po' anche puzzano, e non sorprendono per niente.
Concludendo la mia ammirazione per la Somma Acidini, avete potuto leggere quel gioiellino di saggio - nuovo anche per l'impostazione - da lei scritto per L’Ora Eterna di Marcello Scuffi a Roma? (coraggio, il catalogo è anche su Ebay, non avete scuse, facciamo girare un po’ l’economia) Si può rimanere profondi, arguti, intelligenti, diretti, semplici ma acuti, anche quando si è famosi e si occupano cariche importanti, allora... Da "grande" vorrei essere come lei! E di certo Giovanni, per questo, non si sentirà offeso.