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giovedì 16 febbraio 2012

Dove ci ha portato il Viagra di Berlusconi

Come sono triste. Ieri tornando dall’ufficio ascoltavo la radio in macchina (la mia Delta da 80 e passa Euro a pieno), ed è passato così – come nulla fosse – un promo agghiacciante: in una Discoteca della Provincia dove vivo ci sarà una serata con ospite d’onore Nadia Macrì, “la Diva del Bunga-Bunga”. LA-DIVA-DEL-BUNGA-BUNGA !!?? Passi per tutte le serate discotecare in cui vengono invitati e pagati ex-cantanti falliti, ex-attori semisconosciuti, oppure i protagonisti del Grande Fratello, quella sorta di ricettacolo terrificante di gente che non sa fare assolutamente niente e proprio per questo viene seguita, ammirata ed applaudita (giuro che il Grande Fratello è uno dei motivi per cui, ogni tanto, medito di trasferirmi in Papuasia). Al popolino devi pur dare qualcosa perché non pensi solo alle bollette da pagare (“panem et circenses” del resto, mica che sia cambiato un niente). Ma non la Macrì, vi prego.
Non ho niente contro di lei in particolare, per carità, ma mi pare di ricordare che l’unico (e sottolineo l’UNICO) motivo per cui un tempo fa che sembra esser durato tre secoli se ne era parlato fosse che aveva ammesso pubblicamente di essersi prostituita con Berlusconi ed i suoi (detto per dire, non che necessariamente lo facesse con Berlusconi-ed-i-suoi in contemporanea). Essersi prostituita, vale a dire aver preso soldi per fare sesso con qualcuno.
Non me ne frega niente se era vero o no, né di quanti fossero i soldi o da dove venissero (ho sempre la segreta speranza che Berlusconi se le pagasse con i suoi soldi, le puttane, e non con i nostri),  fatto sta che lei stessa aveva candidamente detto di essere una prostituta. Che se va bene a lei, ai suoi genitori, a suo marito o compagno che sia, ai suoi figli presenti e futuri, ci mancherebbe. Mica voglio che sia lapidata. Ma neanche che sia chiamata “Diva” e che ci sia gente che paga per vederla! Che ci sia gente che organizza eventi per spingere menti semplici a considerarla una vincente! Ma dove siamo arrivati?
Questo è l’esempio lampante, immenso, e terribile nella sua chiarezza, di dove ci hanno portato gli ultimi anni di politica berlusconiana (ehi, attenzione, dico “berlusconiana”, che non vuol dire “di destra”, vuol dire “berlusconiana” e basta, chiaro?). Anni in cui l’Italia sprofondava lentamente verso l’inesorabile, e al governo si pensava solo come sistemare le cose sue, i processi suoi, le donnine sue. Adesso le abbiamo anche in discoteca tra gli applausi. Penso a mia mamma (ma senza arrivare a mia mamma, che è particolarmente cattolica e ci ha educato rigidamente, penso ad una mamma qualunque di una mia qualunque compagna di classe, perchè non è certo solo questione di religione, quanto di morale e dignità), come avrebbe reagito se avesse saputo che mi prostituivo, e con orgoglio pure. Per molto meno a casa mia ti avrebbero chiuso in camera buttando via la chiave. Invece adesso le mamme spingono le ragazzine da questi vecchi laidi, sorella dopo sorella, sperando che caschi qualcosa di buono per mantenere la famiglia. Da brivido.
Salvaci tu, Nonno Loden, visto che a te l’Europa parla.

2 commenti:

  1. E' proprio vero, che tristezza. A quanto pare noi italiani abbiamo perso oltre che il senso del pudore anche il senso del ridicolo. mai avrei pensato di ritrovarmi un giorno a rimpiangere l'imbarazzo del "povero" Clinton con le sue stagiste.
    Almeno di Monica Lewinski di è persa ogni traccia.

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    1. Un piccolo aggiornamento. Ho saputo da "persona-informata-sui-fatti" che la signorina in questione, dopo la notorietà acquisita con le famose cene e festicciuole, ha girato da protagonista un film a luci rosse dal titolo - appunto - di "Bunga-Bunga". Quindi oltre a dire "Oh cavolo, non lo sapevo, me lo sono perso" presumo dovrei scusarmi con l'attrice, visto che l'appellativo "diva" non era riferito alle suddette cene, bensì - come si usa al cinema - all'astro nascente della pellicola. Eh, già. Quali gaffes mi fa fare la mia porno-ignoranza.

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