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giovedì 2 febbraio 2012

I miei primi quaranta giorni

Questo è il quarantesimo post in quaranta giorni; in realtà è il quarantunesimo, ma il primo non faceva testo. Sono riuscita quindi a raggiungere l'obiettivo che mi ero prefissata, non che dubitassi più di tanto visto che con il lavoro che faccio lavorare per obiettivi è l'assoluta normalità, e si finisce per sviluppare una certa abitudine, un certo metodo. Ricordo quanto mi spaventava la cosa quando ho iniziato a lavorare in questo settore, sentivo i vari traguardi come dei pesi insopportabili, da odiare profondamente, sempre lontanissimi per quanto ci mettessi l'anima. Poi con il tempo si matura, come la frutta al sole. Non credo che la piccola mela in germe sia terrorizzata e pensi ogni giorno "mamma mia devo diventare una grossa mela succulenta, come farò come farò, sole scaldami pioggia nutrimi aiuto aiuto" (non foss'altro perchè le mele non pensano, non ancora). E' nella natura delle cose, sembra di non farcela mai e invece poi, seguendo il proprio binario, si arriva dove si doveva arrivare. Intanto ho imparato sanamente a fregarmene, degli obiettivi che la Compagnia mi dà, qual tanto che basta per non creare oppressione. Che vengano loro qua in trincea a domandare soldi alla gente normale. Se li raggiungo bene, e se non li raggiungo bene lo stesso, basta avere la coscienza a posto di aver comunque lavorato con onestà, serietà, competenza e passione. Incredibilmente, da quando ho raggiunto la capacità di ragionare in questo modo, gli obiettivi mi sembrano meno "pericolosi", il binario ad inizio anno si traccia da sè, naturalmente, mi par già di vederlo mentre si snoda: stiamo uscendo dalla stazione adesso, è finito Gennaio, coraggio cominciamo ad accelerare piano, senza traumi, quando arriverà la primavera saremo già all'aria aperta in mezzo ai fiori da raccogliere, e poi l'estate con i campi assolati, rallentando un po' per il caldo, e poi ancora via con l'autunno brumoso fino a Dicembre, di corsa di corsa con l'aria che di nuovo ti punge il naso e sì, ecco Natale e fine anno, gran volata con il fiato sospeso! Il mio binario: io lo seguo e puntualmente ci arrivo. In primavera con i pensieri della primavera, a Natale con i pensieri del Natale, senza mischiarli, ogni cosa a suo tempo, e ci arrivo. Magari non tutti gli anni, ma spesso. E' importante non arrivarci tutti gli anni, altrimenti l'anno dopo ti domandano cose impossibili... Tu resti normale, e ti chiedono cose normali. La ruota gira.
Il bello è riuscire ad applicare istintivamente questa sorta di piccolo stile ferroviario anche agli impegni di tutti i giorni, per non sentirli particolarmente gravosi. Del resto c'è una cosa di cui sono assolutamente convinta: Dio non ci manda mai nessuna prova, nessuna difficoltà, nessun dolore, senza mandarci anche la forza per poterlo sopportare (a patto che ci si ricordi di chiedergliela, ogni tanto, tra un lamento e l'altro).
Paragonare prove e dolori della vita a quaranta giorni di blog è un po' una bestialità, ma era tanto per dire a me stessa che anche questa volta ho portato a termine un impegno nonostante l'umore alla partenza non fosse dei migliori, e sono contenta. Non tanto per i quaranta post, potevo anche farli di due righe l'uno o trascrivere barzellette o citazioni celebri (io sono una patita delle citazioni, ne ho sempre una per ogni occasione e mi do sui nervi da sola, una volta per un Regalo Speciale ne ho riempito un calendario intero, fitto fitto), quanto perchè, rileggendomi, ho visto di aver scritto varie cose su cui poter tornare a riflettere, da sola o in compagnia, ed era questo il vero obiettivo: trovare OGNI giorno qualcosa di mio da dire al mondo, che non fosse troppo serio e contemporaneamente non troppo banale, sia che avessi voglia/tempo di mettermi a scrivere sia che non l'avessi. Un pungolo volontario per non scivolare nell'apatia.
E' andata a finire che nonostante non l'abbia detto a nessuno, nonostante non ci siano molti commenti (a proposito, Sempre Forza Grande Juve, anonimo navigatore), i miei post vengono letti - sto scoprendo le Statistiche di Blogger -  e anche senza considerare il mitico Domar.ru e la sua orchestra. Quindi col pensiero sono legata a molti Anonimi Navigatori, e questo mi piace da matti.
Non dico che continuerò a postare tutti i giorni, scadrei nel ridicolo, ma di certo non me ne vado.

4 commenti:

  1. Sempre forza Juve!...come vede, continuo a segurla.

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    1. Grande! Quest'anno lo scudetto non ce lo toglie nessuno: anche se non possiamo mettercela al petto, nel cuore arriverà la TERZA STELLA!

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  2. Ciao Mariquita, ti giuro che fin qui li ho letti tutti, magari utilizzando qualche tecnica di lettura veloce, però li ho letti tutti.
    Continuo a scivolare sullo specchio, troppe analogie, inutile elencarle; oramai sono assodate le nostre affinità elettive.
    Rimane ancora il mistero per quell'alone sullo specchio racchiuso nelle ultime parole del primissimo post, le più importanti, non vi sono passato su distrattamente. E' questione di discrezione.
    Ed un grazie immenso all'anonimo juventino (indovina per quale squadra tifo io?) che spero ti segua ancora. Roberto

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    1. E' stato un buon cammino... E poi alla fine la terza stella è arrivata, portando con sè tante novità! Come ti dicevo, a volte si cambia dentro, basta lasciar fare alla vita.

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