Io non vendo i Fondi Pensione, proprio non ci riesco, ed è grave, considerando il lavoro che faccio. Ne ho venduti un paio, chiesti giusto per pura speculazione (persone a ridosso della pensione – che quindi erano certi di poter accedere al capitale e non alla rendita – con un reddito alto da abbattere), ma altrimenti zero. Nulla. Niente. Anche se ogni tanto ne parlo, è inevitabile che traspaia quanto poco sono convinta, anche perché io vendo molto “di pancia”, vendo i prodotti in cui credo, perché in quel preciso momento sono davvero convinta che siano utili ed accessibili per la persona che mi sta davanti. Dico Fondi, non le altre forme di risparmio, che invece vanno benissimo.
Apro una parentesi: forme di risparmio che si dividono in due categorie, quelle a Premio Unico (cioè: ho due soldi da parte, te li do tutti su un colpo e li ritiro tra qualche anno con gli interessi) e quelle a Premio Annuo (lo dice la parola stessa, te ne do un po’ all’anno ed alla fine li ritiro con gli interessi). Vanno bene tutt’e due, dipende dalla situazione vostra. Sono tutte Polizze impignorabili ed insequestrabili, che nella stragrande maggioranza dei casi vi scrivono già nero su bianco che non perderete un centesimo e che anzi avrete un minimo rendimento garantito, ovviamente MINIMO, altrimenti andatevi a rileggere il mio post Furbetti. E’ evidente che non posso contemporaneamente sia garantirti che non perderai un centesimo sia una resa del 25% (se pensi di aver trovato qualcosa di simile ti prego chiamami che lo sottoscrivo anch’io, ma prima facciamo una scommessina tra di noi e ci leggiamo le Condizioni Contrattuali…). Sarà possibile, in alcuni casi, ritirare i vostri soldi prima del previsto senza perderci nulla, in altri invece no, se firmate per dieci anni dovete arrivare alla fine dei dieci anni, ma in cambio prenderete un po’ di soldini in più rispetto ai dubbiosi che vogliono avere la porta sempre aperta. Comunque sono tutti prodotti ottimi, sia per chi ha tanti soldi (per diversificare un po’) sia per chi ne ha pochi (sono quelli più sicuri). Soprattutto per chi ha pochi soldi vale il discorso dei premi annui: versi un po’ alla volta, in teoria spesso neanche te ne accorgi, ma poi dopo un lasso di tempo accettabile (5-10 anni, che sono un lampo) hai bene o male da parte una bella cifra tutta insieme, che mai avresti avuto se tenevi i soldi sul Conto Corrente, perché se li vedi lì arriva il momento del viaggetto, del cambiare la macchina, qualcosa che ti azzera puntualmente il risparmio. Sicuri, a scadenza ravvicinata, con certezza di rendimento.
Ovviamente, come già ho detto in chiusura del post sulle Assicurazioni imprescindibili, posto che la gente riesca a metter via qualcosina. Cosa che non sempre i Mega Capi delle Compagnie capiscono: c’è sempre più gente che NON ce la fa a metter via soldi, ma proprio neanche 20 Euro al mese, altro che 100. Non è cattiveria. Ed è inutile togliersi il pane di bocca per fare una bella, bellissima Polizza: non ritiri un bel niente se sei morto di fame per strada. Comunque sono convinta che tra 20 – 30 anni (e spero non prima, ma dubito) sarà un problema sociale: ci sarà una massa talmente enorme di gente in età da pensione e senza nulla da parte (e senza pensione!), e non potranno (potremo?) stare tutti sotto i ponti. Cosa si inventeranno i nostri cari governanti dopo averci portato via il TFR e la pensione? Tornerà di moda lo Zyklon B?
Torno a ciò di cui volevo parlare. Prendiamo un ventenne, o un trentenne. Il Fondo Pensione non funziona come una Polizza Risparmio (si chiamano Vita anche queste, ma chiamandole Risparmio ci intendiamo meglio). Intanto non SCADE. O meglio, scadrà quando lui andrà effettivamente in pensione, cioè mai. E se/quando succederà, non potrà riavere i suoi soldi se non sotto forma di rendita (vale a dire che se schiatta dopo poco li ha persi quasi tutti, anche la reversibilità è minima). Inoltre, non hanno rendimenti accantonati anno per anno come le Polizze normali (che se un anno rende poco almeno ho da parte il 3,80% dell’anno prima, certificato e accantonato): si comprano le QUOTE del Fondo, quindi bisognerà vedere quanto varrà ogni quota al momento di tirare i soldi. Le pubblicità delle Compagnie sui rendimenti stratosferici attuali dei Fondi (10-15%) sono vere ma ridicole, tanto chi se ne frega del rendimento di oggi se li dovrò tirare tra 40 anni?
La cosa positiva dei Fondi è un trattamento fiscale spettacolare. Altissima deducibilità dei premi versati e ottima tassazione ridotta, sia in fase di accumulo che alla fine. Ma per ora, gente, per ora. Quante volte negli ultimi anni abbiamo visto promulgare Leggi che modificano (anche retroattivamente!!) le nostre vite? Basta vedere l’ultima Manovra, che ha definitivamente portato (ma già era nell’aria, non voglio colpevolizzare i singoli che hanno deciso) al 20% la ritenuta d’acconto finale sui rendimenti delle Polizze Vita, che era il 12,5%. E io davvero mi vado ad impegnare a versare soldi miei per i prossimi 40 anni lasciandone l’unica cosa positiva in mano a quei disgraziati che nel corso degli ultimi 40 anni hanno mangiato tutto quello che c’era da mangiare in stipendi faraonici (per loro!), pensioni d’oro (per loro!), consulenze, vantaggi per gli amici degli amici degli amici? Per gente che ribadisce quanto fondamentale è che ogni italiano si costruisca una seconda pensione e non ti dice cosa ne ha fatto dei miliardi versati dai datori di lavoro sotto forma di contributi per costruirti la prima, di pensione. Per gente che assume 30.000 persone alle dipendenze della Regione Sicilia (trentamila, quanto un paese intero), che se davvero andassero a lavorare tutti contemporaneamente creerebbero grossi problemi di stabilità alle strutture dei Palazzi solo per il peso? Per gente che dà 6.000 Euro di stipendio ad un dattilografo? Per gente – soprattutto – che non ha ancora capito questa cosa fondamentale: non devono calarsi stipendio, indennità e privilegi perché con la cifra risparmiata si risana l’Italia. E’ evidente che non è così, che è meglio pescare 200 Euro da ogni italiano che 20.000 da ogni singolo uomo politico. Ma è altrettanto evidente che se rendessero meno “appetitoso” il loro mestiere forse tanti giovani si industrierebbero per fare altro, invece che arrivare ad uccidere (in senso lato. Ma meno lato: mentire, corrompere, prostituirsi, eccetera) pur di sedersi su una di quelle stramaledette sedie!!!
Ovviamente io non parlo del caso in cui si destini ad un Fondo la quota di TFR dello stipendio, che un lavoratore dipendente non vede comunque e che quindi può decidere di mettere dove vuole (calando, tra l'altro, in questo modo dei begli obblighi al proprio datore di lavoro). Parlo degli altri casi, quelli in cui ci si PRIVA di denaro consumabile ed utilizzabile subito per altre cose. Ho scritto cose pericolose, soprattutto se dovesse leggermi qualche mio Responsabile Vendite, ma sono cose di cui sono profondamente convinta. Perché l’aiuto al risparmio è sacrosanto, ma solo se poi ce lo troviamo in mano, quel risparmio.
Nessun commento:
Posta un commento