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sabato 28 gennaio 2012

Liberalizzazioni RCA - rospo

Un'ultima riflessione circa questo articolo 34 del Decreto Liberalizzazioni che mi si è letteralmente fermato sullo stomaco. Io sono iscritta alla Sezione A del Registro Unico degli Intermediari (per gli amici RUI), spiego per i non addetti ai lavori: è il Registro che ha sostituito il vecchio "Albo Agenti", e che raccoglie tutti i nominativi di coloro (persone fisiche e giuridiche) sono autorizzati a vendere assicurazioni. Agenti, Brokers, Subagenti e così via, con indicazione di luogo/data di nascita, nominativi delle Compagnie per cui operiamo, indirizzi delle nostre Agenzie. Il fatto di essere iscritti dimostra di avere tutte le carte in regola, sia dal punto di vista della "professionalità" (conosciamo i prodotti, facciamo continua formazione, ci impegniamo a seguire determinate norme di trasparenza in ogni situazione eccetera), sia dell'onestà, visto che sono dati incrociabili dall'Agenzia delle Entrate e quindi coloro che lavoravano in nero prima dell'avvento del RUI (molti Subagenti e segnalatori, ad esempio) ora non possono più farlo, o per lo meno il rischio di essere beccati è molto alto.
Il RUI è operativo dal Febbraio 2007, all'epoca io mi ero letta e riletta bene tutto quello che lo riguardava (principalmente il Regolamento n. 5/2006 dell'Isvap), ora scrivendo di getto vado un po' a memoria, ma mi risulta che siano previste sanzioni abbastanza pesanti per un Agente iscritto alla Sezione A che procacci affari di assicurazione per una Compagnia che NON sia tra quelle dallo stesso dichiarate. Il che è abbastanza logico, altrimenti va a cadere tutto il presupposto di utilità e valenza del RUI stesso per i Signor Consumatore che tutti stanno difendendo a spada tratta manco fosse un cerebroleso totale (mi sa che spesso il Signor Consumatore è un gran furbetto, altro che, ci sono volte in Agenzia in cui avremmo bisogno noi addetti ai lavori di essere difesi...). Il Consumatore può verificare dal sito dell'Isvap che io esisto (può anche vedere quanti anni ho, e questo vezzosamente come donna mi secca anche), può verificare che lavoro effettivamente per quella Compagnia e quindi potenzialmente non gli rifilo Polizze false e così via.
Qualcuno mi spieghi! L'Isvap mi sanziona se opero per Compagnie che non ho dichiarato. Ma in base all'articolo 34 del Decreto Cresci-Italia (no comment sul nome) sempre lo stesso Isvap mi può far fallire dall'oggi al domani con una multa allucinante se io non fornisco al mio Cliente-Consumatore due preventivi RCA oltre al mio. E non si parla solo di "prezzo": devo fornirgli spiegazioni circa le Condizioni generali e particolari, le rivalse, gli scoperti. Quindi a tutti gli effetti in quel momento opererei per altre Compagnie. O no?
Concludo perchè la bile travasa, se penso che siamo in mano a gente che legifera senza sapere di cosa sta parlando, ti cambiano la vita in un amen senza neanche informarsi (a me? E ai poveracci delle pensioni...), ma prima sputo un altro rospo che mi gorgoglia in gola: una cosa buona c'è in questo articolo 34. Si comincia a riconoscere - da lontano, senza urlarlo - che io come professionista valgo, perchè c'è bisogno di me per illustrare al Consumatore le varie Polizze. Perchè diciamolo finalmente, non è solo una questione di prezzo, bisogna leggersi bene le Condizioni, tutte. Conoscere il linguaggio. Avere "il polso" del settore. Non basta un clic sul "più basso". Allora qualcuno mi spieghi di nuovo! Se questo è vero (ED E' VERO!!) perchè i media - tutti, tutti, tutti - tormentano i Consumatori dicendo di bypassare gli intermediari assicurandosi via telefono o Internet, tanto è tutto uguale solo che ti costa molto meno? Chi ha la mia età si ricorda sicuramente del cane Muttley nei cartoni animati delle "Macchine volanti": dammi la medaglia, voglio la medaglia. A questo ci ridurremo noi: dammi la parcella, voglio la parcella. E si aprirà tutto un altro mondo, inquietante secondo me.

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