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domenica 29 gennaio 2012

Pizza con una persona speciale

Ieri sera abbiamo avuto ospite a cena Riccardo Sandonà, direttamente dalla Galleria Vecchiato a casa nostra, in maglioncino verde. Ammetto che ero un po' intimorita dalla cosa, perchè negli ultimi tempi la mia vita sociale si è ridotta praticamente a zero (vuoi per il lavoro che mi impegna e mi stanca sempre più, vuoi per l'età che avanza, mica ho più il fisico di una volta - comunque mai avuto il fisico da gran nottata, io Grande Orso) e temevo che Riccardo, dopo vari mesi in cui non ci eravamo visti e sentiti, si annoiasse un po'. Invece è stata una serata piacevolissima, come sempre Riccardo è presenza garbata e gradevole. Tra l'altro finiamo sempre per chiacchierare di tutto ciò che riguarda stili, forme e modi di "comunicare" (quali parole colpiscono quel tipo di persona, quali movimenti attirano quell'altro tipo), argomento che a quanto pare affascina entrambi, soprattutto se calato nei nostri rispettivi lavori che hanno in comune il fatto di "vendere" qualcosa (io assicurazioni, lui arte), qualcosa di molto diverso ma accomunato dalla passione con cui ognuno di noi affronta le esigenze del proprio Cliente - entrambi lavoriamo molto di "pancia". E poi è preparato, corretto, mai eccessivo o fuori posto neanche quando si fa la battuta o si ride. Certo, ora lui è diventato quasi un personaggio pubblico grazie alle dirette televisive, si è affinato parecchio e a me piace un sacco vedere come ha modificato toni, atteggiamenti, gesti, pur restando una meraviglia di spontaneità (il sorriso ti tradisce, Riccardo).
Io e mio marito lo stimiamo come professionista e come persona, l'abbiamo sempre trovato particolarmente maturo e interessante per la sua giovane età, frase che detta così sembra abbastanza banale. Fa parte del ciclo della vita considerare le persone più giovani di noi istintivamente meno preparate, meno credibili, più acerbe; ricordo quando ho cominciato a lavorare, quanto mi sentivo preparata e sveglia (e lo ero), eppure non mi filava nessuno, e quanto mi seccava vedere che i Clienti non si fidavano di quello che io dicevo chiedendo sempre conferma all'allora Capufficio o all'allora Agente (anche su argomenti totalmente di mio appannaggio!). Pensavo "lasciate spazio al nuovo che avanza, disgraziati", e invece niente. Poi, da una certa età in poi, improvvisamente e senza che nulla nella mia preparazione, nel mio modo di esprimermi ed esporre, di presentarmi e di interagire, cambiasse... sono diventata qualcuno da ascoltare e di cui fidarsi, e sì che adesso sono estremamente meno disponibile ai perditempo di quando avevo vent'anni in meno. Cose inspiegabili ma reali.
Bene; Riccardo è giovane, si vede dall'aspetto, dalla passione che mette nelle cose e nei discorsi, da come gli brillano gli occhi quando parla d'arte (rispetto ad altri presentatori più "scafati" ma fastidiosamente finti), ma non per questo ispira meno fiducia, non per questo ti dà l'idea dello "sbarbino". Insomma, sempre bei discorsi con lui (chi passa per Padova non si lasci scappare l'occasione e faccia un salto da Vecchiato). Interessante è proprio la parola giusta.

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