.

.

giovedì 26 gennaio 2012

Liberalizzazioni RCA - prima parte

Per la cronaca, questo post l'avevo scritto qualche giorno fa, perchè come già raccontato io scrivo quando ho modo e tempo, e poi  posto una volta al giorno per il mio impegno quaresimale. Il nuovo Decreto sulle liberalizzazioni era ancora nell’aria, e le mie impressioni si basavano sulle prime fughe di notizie lette in Internet. Quindi è un post già superato da quanto effettivamente pubblicato il giorno 24. Allora intanto lo posto qui come prima parte, ma già sarei un po' sull'arrabbiato andante e quindi scriverò subito qualcos'altro da postare di seguito, e al limite il settimo giorno riposerò.

I miei assicurati sono bravissimi, si informano sempre con cortesia e competenza; già in quattro sono passati a chiedermi cosa succederà adesso alla RC Auto con il nuovo Decreto sulle liberalizzazioni, e io non posso far altro che rispondere che non lo so, attenderò com’è normale che la Compagnia che rappresento mi dia istruzioni “ufficiali”. Anche se sono sinceramente un po’ stufa e demotivata da tutta la gente che va a metter mano a cose di cui sa poco o nulla, creando solo gran confusione (già avevamo avuto Bersani nel 2007, adesso questi). Pare – e ripeto PARE – che io sarò tenuta ogni volta che rilascio un preventivo RCA a rilasciare anche almeno altri due preventivi della Concorrenza. Non mi è chiara una cosa: basta che vada su Internet e tiri giù due preventivi a caso o dovrò avere realmente il mandato da queste due? Perché sono cose ben diverse, lo capisce anche mio nipote che fa la quinta elementare (mi sa anche l’altro nipote che fa la seconda, se gli faccio degli esempi semplici). Nel primo caso basta che io abbia una connessione Internet, e magari mi procuri uno di quei meravigliosi software a pagamento che – inserendo i dati (età/sesso/residenza/professione del Cliente, specifiche tecniche dell’auto, massimali richiesti, classe di merito eccetera) – tirano fuori in tempo reale la comparazione tariffaria non di tre, ma di quante Compagnie si vuole. Ovviamente rigorosamente “a tariffa”, vale a dire senza un centesimo di quello che può essere lo sconto commerciale applicato dall’Agenzia (noi in questo periodo siamo un po’ a secco, ma vedo in giro preventivi con numeroni tipo -40%, -50% eccetera). Quindi trova il tempo che trova. E ovviamente io monomandatario ne farò vedere al potenziale Cliente due a caso scelti tra quelli più cari di me, mica sono scema! O i Geni arrivati da poco pensano che dopo aver perso un’ora per fare una buona consulenza di base sulla RC Auto (con evidenziazione delle rivalse, spiegazione delle varie clausole) io dica a chi ho davanti: “Guardi però adesso vada pure da quella Compagnia lì che sta all’angolo perché le fa spendere meno, tanto io ho assunto tutte persone che lavorano per beneficenza e a fine mese non le devo mica pagare”?
Oppure potrebbe avvicinarsi lo scenario in cui io sarò “obbligata” a diventare plurimandatario (lo metto tra virgolette perché non ci credo, ho la Partita IVA e tutti i rischi d’impresa a mio carico, pago le tasse fino all’ultimo centesimo, voglio proprio vedere CHI si arroga il diritto di OBBLIGARMI a fare qualcosa a casa mia… allora mettetemi a libro paga, garantitemi posto e stipendio, ferie e malattia,  e io faccio assolutamente e con la massima dedizione quello che volete voi). Il che non è per niente cosa sbagliata di fondo (solo un vero plurimandato, esteso a tutti, creerebbe vera concorrenza), solo che per molti è impraticabile, per i costi che comporta – informatici, di personale, di ufficio.  Se dovessi prendere altri mandati adesso probabilmente per me sarebbe meno suicida chiudere baracca e burattini, così poi invece di far girare l’economia ci ritroviamo a spasso in cinque.
Hanno parlato anche di multe salate (ho capito bene? Euro 10.000,00 se non rilascio il triplo preventivo? No, devo aver capito male…). In un Paese dove chi stupra esce dal carcere per errori di forma, dove chi evade le tasse non viene mai beccato, dove certi delinquenti e certi corrotti possono sedere in Parlamento, mi salassano perché non rilascio tre preventivi??? E’ evidente che non ne rilascerò ufficialmente manco uno: te lo dico a voce, tu arrangiati e se viene fuori qualcosa nego tutto. Ha detto bene un mio caro Cliente, semplice ma diretto: sono capace anche da solo di andare a chiedere preventivi in tre diversi uffici, cosa si risolve così? Anzi, lui è pensionato, ha anche voglia e tempo di chiacchierare un po' ogni giorno con tante diverse signorine gentili e carine.
Personalissimo parere, che ripeto come una litania da anni anni e anni (dopo Bersani ho anche aggiunto il solfeggio): non risolveremo mai niente in questo modo! Poiché la RC Auto è obbligatoria per antica legge salica, ed è concepita da tutti – volenti o nolenti – come una TASSA (vi dicono niente le paroline “canone RAI”?), la soluzione è tornare indietro, e renderla nuovamente ministeriale. Decisa a monte (ops, di questi tempi i monti è meglio non nominarli). Uguale - a seconda dei parametri del Cliente - per TUTTE le Compagnie (o forse chi paga tasse tramite Equitalia ha aliquote diverse da chi le paga con Italriscossioni?). Poi le Signore Compagnie se la devono necessariamente giocare su tutto il resto: i rischi accessori all’auto (Incendio/Furto eccetera), le Polizze Vita, Infortuni, Malattie, Abitazioni, per non parlare di tutte le Polizze rivolte alle Aziende: RCT/O, Incendio, Cauzioni (anche queste, eh, che mica vengono fatte tanto facilmente dalle Compagnucole che fanno pagare la RCA a metà, ma quando servono servono eccome) eccetera. Devono giocarsela sul SERVIZIO, fondamentale tanto quanto dimenticato quando si vuole ridurre tutto a “spendere meno”.
Oppure altra proposta: via la RC dalla targa, tanto ormai (soprattutto dal 2007 in poi) il bonus/malus non ha più alcun valore (l’ho già detto, no? Siamo tutti in CU 1, tutti conviventi con tutti, un Paese di promiscui dissoluti). Se mi piacciono le macchine io posso possederne anche 50, ma sempre una e solo una alla volta ne guiderò. E allora facciamo una RCA “simbolica” per ogni targa (va bene 30 Euro?), giusto per il rischio statico come fosse una roulotte, giusto per quella volta ogni tre vite che mi dimentico di tirare il freno a mano quando la lascio in sosta in pendenza. Ma andiamo ad assicurare la RC delle PATENTI, cioè di chi FISICAMENTE e PRATICAMENTE causa il danno. Così se c’è la allegra signora (che da me ha nome e cognome) che causa tre sinistri all’anno ma con tre auto diverse (la sua, quella del marito e quella del figlio) invece di mandare in malus tre auto e continuare a guidare come niente fosse… voglio vedere se ti faccio pagare 8.000 Euro di RCA all’anno se non impari finalmente a guidare oppure è la volta che usi la bicicletta, visto che sei un pericolo pubblico! Vale anche per lo sprintoso diciottenne che vuole fare colpo sulla fidanzata. In questo modo smetteremmo la farsa della mutualità che in Italia non può esistere, e davvero potremmo far pagare POCO, pochissimo a quelli che non causano incidenti, mentre quelli che non sanno guidare o imparano a farlo o pagano TANTO, tantissimo, o smettono. Per una volta, una volta sola in Italia può pagare chi sbaglia, e non tutti, e non il solito Pantalone, mentre a chi sbaglia non succede niente?   
Datemi pure 10.000 Euro di multa, vedrete come vola subito in strada una delle mie povere impiegate (o pensate che io li fabbrichi di notte, i soldi?), così avremo una persona senza lavoro, le RCA comunque care, ma avremo pagato una parcella da due ore di consulenza a qualche mega-Studio romano che ha avuto questa bella pensata.

Nessun commento:

Posta un commento